Doppia toponomastica, il 7 marzo la decisione della Consulta

La battaglia sulla toponomastica rischia di essere risolta a colpi…di Consulta. La Corte Costituzionale, infatti, ha fissato la data della decisione sulla norma voluta dall’allora presidente della Provincia Luis Durnwalder. Correva l’anno 2012 e – nonostante ripetuti tentativi d’accordo a livello parlamentare – la situazione è rimasta irrisolta. E c’è un problema in più: i Governi in carica erano sempre riusciti a rinviare la decisione del giudice per cercare un accordo. Ma ora, con la data fissata il 7 marzo, tre giorni dopo le elezioni politiche, è difficile pensare che un esecutivo in carica solo per gli affari correnti riesca (o meglio voglia) ad ottenere un altro rinvio.

Nel 2012 Durnwalder aveva introdotto il criterio dell’uso per stabilire in quale lingua dovessero essere messe le indicazioni toponomastiche. Una decisione impugnata dalla Stato, perché evidentemente contraria alla regola del doppio toponimo. Ed ora per l’Svp il rischio è grosso: è infatti accettata da tutti l’idea che la norma del 2012 sia anticostituzionale. Serviva più che altro per aprire una trattativa, che però non ha dato frutti. Ora la decisione della Consulta potrebbe non solo abolire la norma provinciale, ma anche fissare i paletti per un futuro intervento, legando di fatto le mani alla giunta provinciale.

Una questione sentita che divide le comunità altoatesine: gli italiani si battono – più o meno con posizioni unitarie – per non vedere cancellati parte dei loro toponimi. Si aspetta ora la decisione della Consulta: stavolta è probabile che arrivi davvero.

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