Donazioni oltre quota 24mila. C'è bisogno di nuove leve

I donatori di sangue in Alto Adige sono un piccolo “esercito” composto da 13.109 uomini e da 5.817 donne che nel corso del 2016 hanno compiuto 24.137 donazioni; la classe di età più rappresentata è quella che va dai 39 ai 45 anni, dal 1982 ad oggi in Alto Adige si sono registrate 350mila donazioni. In occasione della Giornata mondiale, l’assessora alla sanità Martha Stocker ringrazia tutti i donatori ricordando che «molti altoatesini compiono un gesto di generosità e di solidarietà nei confronti del prossimo, siano essi vittime di incidenti, malati di tumore, pazienti trapiantati o altri. Tutte queste persone devono la loro vita all’impegno spontaneo dei donatori di sangue». L’assessora chiede dunque agli altoatesini di continuare a sostenere tale azione con la propria disponibilità a donare sangue. I dati riferiscono, infatti, di un leggero calo; nel 2016, per vari motivi, sono recessi dall’elenco donatori 426 volontari, alcuni dei quali per raggiunti limiti di età. Come fa presente l’assessora Stocker, «una donazione di circa 450 centimetri cubi di sangue avviene in un tempo compreso fra i 5 e gli 8 minuti; se si raffronta l’onere personale con il controvalore, il bilancio positivo è enorme, visto che senza sangue non c’è vita».

Piano sangue e nuove leve

Da 20 anni la Provincia di Bolzano si è dotata di un piano sangue in base al quale le donazioni sono organizzate secondo il fabbisogno in modo tale da evitare carenze e surplus. Questo è possibile grazie all’ottima collaborazione in atto fra gli uffici provinciali competenti, l’organizzazione dei donatori di sangue AVIS e il Centro trasfusionale di Bolzano. L’AVIS dal 2017 è guidata da un nuovo presidente, Diego Massardi, che è subentrato a Erich Hanni. Tra gli obiettivi di Massardi vi è il maggiore coinvolgimento delle giovani leve per mantenere i livelli di donazioni; in quest’ottica l’AVIS intende dare vita a circoli giovanili dell’associazione anche nei circondari, che andranno così ad aggiungersi a quelli di Bolzano e Merano.

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