La rassegna dei «Cortili letterari» chiude con «Tempi che sono...»

Volge al termine la rassegna “Cortili letterari”. L’ultimo appuntamento in programma sarà il 9 settembre prossimo in Piazza San Vigilio, sopra al parco Mignone, alle ore 19. In caso di pioggia nella sala polifunzionale della Circoscrizione in piazza Angela Nicoletti 4, con l’ultima opera di Gentiana Minga, “Tempi che sono, zeiten wie diese, kohe qe jane”. La serata che avrà moderatore Mauro di Vieste ( Biblioteca delle Culture del Mondo), ospiterà letture in italiano, in tedesco e in albanese, da Maria Pia Zanetti, Werner Menapace e la stessa autrice Gentiana Minga, con altrettanto musica dal vivo dalla violinista Enela Bano.

Cortili letterari progetto della cooperativa Officine Vispa, con la partecipazione della biblioteca civica di Oltrisarco, la biblioteca delle Culture del Mondo, associazione AESSEBI, la SAAV, la libreria Ubik, ha puntato con successo su intrecci narrativi e poetici di opere di autori e autrici autoctoni e d’adozione con luoghi della città, spazi privati e pubblici. La rassegna ha avuto inizio il 17 giungo scorso e  ha ospitato l’autore Giovanni Accardo e Mauro De Pascalis con il romanzo “Solo tredici chilometri” (Edizione alpha beta Verlag), Maddalena Fingerle, vincitrice del Premio Calvino con “Lingua Madre” (Edizione Italo Svevo), Christian Kuate con “Cemerunserie”(Edizioni dal Faro) e Jon Mucogllava, con “Echi da due Mondi (Il Sextante Edizioni).impostato

Il libro che chiuderà la rassegna, Tempi che sono…/Zeiten wie…Kohe qe jane trae ispirazione da un fatto di cronaca risalente al 13 novembre del 2017, quando sotto il pianale di un vagone di un treno-merci fermatosi a Brennero e diretto in Austria, agenti della polizia ferroviaria trovarono in stato di ipotermia un piccolo bambino di 5 anni. È a questo bambino della Siera Leone che Minga dedica la prima parte del suo libro. Il volume, articolato in 4 parti, (Ad Anthony, Il camino degli autoctoni/ Der Gang der Autochthonen, L’eco del pargolo) è costituito dalla presenza, accanto ai testi in italiano, di quelli in albanese e in tedesco, con traduzione di Werner Menapace, traduttore e autore sudtirolese, e di Ilir Ferra, autore e traduttore albanese.

Gentiana Minga, albanese di nascita e bolzanina d’adozione, vive e lavora. Ha pubblicato tra altro: L’Autopsia del disastro, La signora di Scutari, Ciao mamma, un saluto da Bolzano. Per la  “Poeteka” , Trimestrale Letterario Albanese con cui collabora, ha tradotto autori come: Norbert C. Kaser, L.Sepùlveda, C.Alvaro, P.P.Pasolini. Pubblica in italiano e albanese.

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