Chiusa, Andriano, Gais: ecco i nuovi piani di sviluppo turistici

Nuovi  piani di sviluppo turistico per i Comuni di Chiusa, Gais e Andriano con alcune riduzioni. In tutti e tre i Comuni la commissione tecnica chiamata a valutare i piani di sviluppo turistico non ha accolto in toto le richieste presentate, autorizzando complessivamente 1.100 dei 1.710 posti letto e 200 delle 370 piazzole per campeggi complessivamente richieste. Una delle ragioni riguarda l’utilizzazione posti letto esistenti, che risulta inferiore alla media in tutti e tre i Comuni interessati. «A fronte del grande numero di domande per posti letto aggiuntivi in arrivo dai Comuni, come amministrazione provinciale abbiamo puntato a uno sviluppo sostenibile del settore, che al contempo coniughi qualità e garantisca occupazione soprattutto nelle zone periferiche» ha sottolineato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Uno strumento fondamentale in questo senso, ha aggiunto Kompatscher, è stato l’inserimento nella Legge Territorio e Paesaggio il divieto di costruire nuove strutture alberghiere sulle aree verdi. «In questo modo eventuali operazioni di espansione turistica potranno avvenire soltanto nelle zone già urbanizzate dei centri abitati» ha chiosato il presidente.

Chiusa

Chiusa risulta classificato come Comune turisticamente sviluppato e aveva presentato richiesta per ulteriori 700 posti letto e 70 piazzole per campeggi: la commissione ne ha autorizzati rispettivamente 400 e 50. Fra i 1985 e il 2016 i posti letto alberghieri sono complessivamente diminuiti di 112 unità, mentre i pernottamenti sono aumentati del 63%. Tuttavia l’utilizzazione dei posti letto esistenti si attesta qui al 35,5%, una quota inferiore alla media provinciale pari al 44,6%.

Gais

Anche Gais risulta classificato come Comune turisticamente sviluppato e aveva presentato richiesta per ulteriori 660 posti letto e 200 piazzole per campeggi. La commissione ha consigliato alla Giunta provinciale di autorizzare solo 500 posti letto e 100 piazzole per campeggi, indicazione che l’esecutivo provinciale ha accolto e messo in pratica nella seduta odierna. Con un valore del 42,3% a Gais l’utilizzazione dei posti letto si attesta di poco sotto alla media provinciale. Il numero effettivo di posti letto è aumentato di 92 unità fra il 1985 e il 2016. Nello stesso periodo il numero di pernottamenti è aumentato del 60%.

Andriano

Il Comune di Andriano aveva fatto richiesta per 350 posti letto e 100 piazzole per campeggi supplementari: la Giunta ne ha autorizzati rispettivamente 200 e 50. Il numero dei posti letto alberghieri in questo Comune è calato negli ultimi trent’anni di 19 unità. Il numero dei pernottamenti è invece aumentato del 50%. L’utilizzazione dei posti letto nel 2016 si fermava al 38%.

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Il ruolo dei piani di sviluppo turistico

Un Comune ubicato in una zona turisticamente sviluppata o molto sviluppata – secondo la denominazione ufficiale delle categorie esistenti – non può incrementare a piacere il proprio numero di posti letto o di piazzole per campeggi. Qui un ampliamento dell’offerta ricettiva può essere autorizzato solo se non viene superato il numero complessivo di posti letto previsto nel piano di sviluppo turistico (PST). In Alto Adige su 116 Comuni 68 fanno parte di questa categoria. Quando il Comune desidera ampliare il proprio contingente di posti letto, la richiesta deve essere presentata alla Provincia accompagnata da adeguate argomentazioni a supporto dell’istanza stessa. Elementi decisivi per la valutazione finale sono ad esempio la mobilità, la situazione urbanistica, le infrastrutture, la frequentazione turistica e l’occupazione dei posti letto presenti. Una commissione valuta la richiesta e consegna alla Giunta una valutazione in merito. Dei 68 Comuni turisticamente sviluppati o molto sviluppati 56 hanno finora consegnato il proprio piano di sviluppo turistico, con la richiesta di complessivi 26.456 posti letto e 2.635 piazzole per campeggi. Delle richieste finora presentate solo un quarto hanno ottenuto parere positivo e solo il 10% sono state realizzate concretamente. In tutto l’Alto Adige sono presenti 222.703 posti letto (dato 2017). Di questi 151.751 si trovano in strutture alberghiere, 70.952 sono invece posti letto non alberghieri suddivisi fra campeggi, alloggi privati, agriturismi e altri esercizi. «Quando si parla di turismo e di overtourism si pensa comunemente che in Alto Adige il numero di letti sia in costante aumento. I dati invece ci mostrano che, anche qualora autorizzassimo la totalità dei letti richiesti nell’ambito dei piani di sviluppo, rimarremmo comunque sotto il livello massimo del 1982 quando avevamo 233.124 posti letto. Dopo quell’anno il numero di letti è andato progressivamente riducendosi, fino a toccare nel 1996 il numero minimo di 209.236 unità» ha spiegato Kompatscher.

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