Catturato sui monti di Tione l'orso M49: è in buone condizioni

Una latitanza lunga nove mesi. Tanto è durata la fuga di M49, l’orso più ricercato d’Italia, che nella serata di ieri è stato catturato dagli uomini del Corpo forestale del Trentino sui monti sopra Tione, nelle Giudicarie, ed è stato trasportato al Casteller, a sud di Trento, la struttura dove lo stesso plantigrado era stato rinchiuso nel luglio 2019 e da cui era subito scappato.

L’animale, del peso di 167 kg ed in buone condizioni fisiche, è stato catturato mediante una trappola tubo; il trasporto è avvenuto seguendo la prassi, ossia con l’animale sveglio e sotto il costante controllo veterinario. Giunto presso l’area del Casteler l’orso è stato immesso nell’area di preambientamento, questo per consentire un suo inserimento nell’area faunistica per gradi, passando dall’area dove si trova attualmente all’intero recinto, che – ricordiamo – ospita in questo momento anche un altro esemplare. Il recinto di Casteller è stato rinforzato per evitare altre fughe: al posto delle recinzioni in rete che M49 era riuscito a scavalcare sono stati montani pannelli in plexiglas sui quali l’orso non può arrampicarsi.

M49, la storia della sua fuga

L’orso era stato catturato dai forestali trentini  domenica 14 luglio 2019 in Val Rendena, e subito dopo essere stato rinchiuso a Casteller, a Trento, era riuscito a fuggire scavalcando una recinzione elettrificata. Da quel momento è partito il vagabondaggio tra i boschi trentini e altoatesini: prima gli avvistamenti a Marzola, poi l’arrivo a Passo Oclini e sul Bletterbach dove ha avuto un incontro con un escursionista. Poi un lungo letargo fino a inizio marzo quando venne avvistato in Val di Fiemme.

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