M49, riecco l'orso più ricercato d'Italia: avvistato in Val di Fiemme

A volte ritornano. Dopo un lungo letargo M49, l’orso più ricercato d’Italia, è stato di nuovo avvistato. Le impronte dell’esemplare, considerato problematico proprio perché non teme di avvicinarsi ai centri abitati, sono state trovate a Molina di Fiemme in direzione di Carano e Daiano, nel comune di Ville di Fiemme. L’orso bruno, tre anni e mezzo di vita e peso di circa 140 chilogrammi, sarebbe tornato a vagare per il Trentino nonostante le basse temperature registrate nei giorni scorsi e sarebbe inizialmente finito nella zona dell’azienda agricola di Luigi Bonelli in Val di Fiamme dove ha danneggiato un’arnia, e dove sono state ritrovate le impronte.

La notizia del suo avvistamento a Molina, ha fatto attivare le squadra d’emergenza che hanno successivamente intercettato l’anomale mentre stava cercando di uccidere un asino, facendolo allontanare nei boschi sotto una forte nevicata.  Alla luce di tale comportamento, la Provincia di Trento ricorda che l’ordinanza di cattura emessa lo scorso anno è tutt’ora valida. Il presidente della Provincia, Fugatti, aveva firmato una prima ordinanza in cui si disponeva la cattura dell’orso, stabilendo poi che, qualora si verifichino situazioni che possano determinare un pericolo grave, si può procedere all’abbattimento dell’animale.

M49, direzione Alto Adige

L’orso adesso si starebbe avvicinando al territorio altoatesino, in direzione di Passo Oclini – Malga Cugola, proprio dove la scorsa estate trascorse svariate settimane. Per questo motivo l’assessore all’agricoltura Arnold Schuler, ha invitato tutti alla collaborazione e a vigilare e adottare misure di prevenzioni quali non lasciare liberi gli animali domestici, chiudere gli ingressi di edifici e stalle, non lasciare rifiuti all’esterno degli edifici e tenere i cani al guinzaglio.

L’assessore ha invitato la popolazione a segnalare la presenza dell’animale se avvistato attraverso il numero di reperibilità del Servizio forestale 3666643887.

M49, la storia della sua fuga

L’orso era stato catturato dai forestali trentini  domenica 14 luglio 2019 in Val Rendena, e subito dopo essere stato rinchiuso a Casteller, a Trento, era riuscito a fuggire scavalcando una recinzione elettrificata. Da quel momento è partito il vagabondaggio tra i boschi trentini e altoatesini: prima gli avvistamenti a Marzola, poi l’arrivo a Passo Oclini e sul Bletterbach dove ha avuto un incontro con un escursionista. Poi il lungo letargo invernale e ora il primo attacco del 2020.

Alexander Ginestous

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