Silandro, la soprintendente ai beni culturali blocca la demolizione dell'ex Caserma Druso: petizione per salvare la struttura

Nelle prime ore del mattino del 5 ottobre sono iniziati i lavori di demolizione della Palazzina Commando e della Palazzina Misurata della ex Caserma Druso di Silandro. Ciò è avvenuto con un decreto d’urgenza firmato dal sindaco Dieter Pinggera la sera del 4 ottobre e pubblicato la mattina seguente. Questo decreto è stato preceduto da una lettera del segretario comunale, Georg Sagmeister, che descriveva le carenze di sicurezza e i rischi presenti nel sito e negli edifici. Sulla base di uno studio di fattibilità del 2016, tre edifici dell’intero sito dovevano essere demoliti e sostituiti da nuovi edifici residenziali. L’edificio in cui si trova il centro di start-up e innovazione BASIS Vinschgau Venosta, la vecchia Palazzina Servizi, è escluso dalla demolizione e rimarrà al suo posto in futuro. Tuttavia, fino a 5 metri di fronte all’edificio BASIS, verranno costruiti condomini privati, un’area commerciale e l’ampliamento della scuola professionale in 3 lotti edilizi.

Già tra le 4 e le 5 del mattino sono arrivate le ruspe e sono iniziati i lavori su parte dell’insieme della caserma. Due imprese edili sono arrivate con 6 ruspe, mentre la polizia locale ha isolato l’intera piazza. Alle 10.30 sono arrivati i Carabinieri di Silandro per fermare il progetto di demolizione. A quel punto, i lavori di demolizione erano già in fase avanzata. La soprintendente ai beni culturali Karin Dalla Torre ha ottenuto lo stop ai lavori. Infatti, è ancora in corso una valutazione sul valore storico dell’edificio, e si era concordato con il sindaco di attendere i risultati di questo prima di procedere con eventuali lavori.

“Ora un sopralluogo dovrà determinare ciò che può ancora essere salvato o l’entità del danno. Anche la procedura di demolizione sarà controllata per verificarne la regolarità e l’ammissibilità. Ci sono state diverse obiezioni che hanno criticato l’approccio avventato, la sostenibilità ecologica ed economica, il possibile riutilizzo e il trattamento irrispettoso delle risorse esistenti. Il quartiere storico intorno all’area, gli edifici e lo spazio libero dell’ex caserma Druso hanno un grande potenziale economico, culturale e di formazione terziaria e un punto di forza unico per l’intero paese, la Val Venosta, l’intero Alto Adige e ben oltre”,si legge in una nota.

Ora l’associazione BASIS Vinschgau ha lanciato una petizione su Change.org per salvare l’ex Caserma, che è stata firmata già da oltre 1100 persone. Potete firmarla qui. “Chiediamo al Comune di fermare immediatamente la demolizione e una revisione del vecchio piano di sviluppo dell’area. Abbiamo bisogno di processi che coinvolgano la popolazione e tengano conto della strategia della Provincia rispetto al piano clima e agli obiettivi di sostenibilità”, si legge.

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