Calamità naturali, nuovi criteri per l'erogazione dei contributi

Approvati dalla Giunta, su proposta dell’assessore Arnold Schuler, i nuovi criteri per assegnare contributi agli enti locali per le misure effettuate in caso di calamità naturali. L’Agenzia provinciale per la Protezione civile potrà concedere contributi ai Comuni ed alle Comunità comprensoriali per l’adozione di misure di prevenzione, di pronto soccorso e di ripristino in caso di calamità. “Le maggiori novità riguardano l’adeguamento dei criteri rispetto all’istituzione dell’Agenzia provinciale per la Protezione civile e la conseguente soppressione delle ripartizioni Protezione antincendio e civile e Opere idrauliche, da un lato, e l’introduzione della cumulabilità con altri contributi pubblici e di una percentuale fissa, nonché l’adattamento agli attuali indirizzi giuridici, dall’altro”, spiega l’assessore competente Schuler.

I nuovi criteri definiscono le modalità di assegnazione dei contributi che sono previsti in favore dei Comuni e delle Comunità comprensoriali che realizzano misure di prevenzione delle calamità naturali e di successivo ripristino. Li erogherà l’Agenzia provinciale per la Protezione civile tramite l’Ufficio Protezione civile. Le misure di prevenzione in questione vanno dalla costruzione di opere di protezione e di impianti per la fornitura della corrente d’emergenza, fino alla realizzazione di altre misure di protezione civile per la riduzione del rischio. Il finanziamento provinciale sarà poi garantito anche per gli interventi e le misure di primo soccorso in caso di calamità naturali, nonché per gli interventi di successivo ripristino: ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate, come strade, condutture dell’acqua potabile, canalizzazioni ed edifici, nonché della rete viaria. In questa tipologia di interventi rientra anche l’elaborazione e la modifica di piani di protezione civile e delle zone di pericolo, nonché la predisposizione di studi e pareri, carte dei pericoli, sistemi di monitoraggio e sistemi di allertamento. Non verranno concessi, invece, contributi per la protezione di singole infrastrutture o edifici privati, come, ad esempio, le strade di accesso e forestali, le case di abitazione gli alberghi e le industrie.

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