Brennero, Kompatscher ad Alfano: "Profughi distribuiti fra le regioni del Nord"

Se come appare ormai inevitabile l’Austria metterà in atto controlli speciali ai suoi confini, compreso il valico del Brennero, i profughi che verranno respinti nel loro tentativo di passare a nord verranno redistribuiti fra le regioni italiane, soprattutto del Nord, evitando che al Brennero si riproduca una situazione drammatica e ingestibile come quella della famigerata “Jungle” di Calais in Francia. È il succo delle richieste che i tre presidenti dell’Euregio hanno presentato oggi al ministro dell’Interno Angelino Alfano.

Nel giorno, il 22 febbraio, in cui il premier Matteo Renzi boccia la chiusura del Brennero parlando di fronte alla stampa estera, i tre presidenti Arno Kompatscher (Alto Adige), Ugo Rossi (Trentino) e Günther Platter (Tirolo) sono in missione a Roma. Un vertice di alto livello cui hanno preso parte, oltre al ministro, il sottosegretario Domenico Manzione, il capo della Polizia Alessandro Pansa, il capo dipartimento per l’immmigrazione Mario Marcone, il prefetto Giovanni Pinto e la capa di gabinetto Luciana Lamorgese.

Le cinque proposte dell’Euregio ad Alfano

Cinque le richieste dei tre presidenti:

  1. gestione del flusso dei migranti a livello europeo;
  2. distribuzione dei richiedenti asilo che si trovano nelle regioni del Nord in base delle quote regionali previste, come al momento avviene per quanti giungono nel Sud Italia;
  3. riparto nazionale: se i controlli di confine portassero ad una forte presenza di migranti in transito nelle zone di frontiera, viene chiesta una loro redistribuzione sul territorio nazionale, in modo da evitare eccessive concentrazioni, anche con la creazione di “hotspot” nelle zone di ingresso in territorio naizonale;
  4. utilizzo delle caserme, con la messa a disposizione anticipata di aree militari coinvolte negli accordi di permuta Stato-Provincia in caso di necessità;
  5. coinvolgimento delle forze di Polizia agli incontri di scambio fra Alto Adige, Trentino e Tirolo.
Alfano rassicura

Da parte del Ministro Alfano è giunta la rassicurazione che «il governo sosterrà queste richieste, diverse delle quali si muovono nella direzione già intrapresa a livello statale». Risposta che per il momento soddisfa Kompatscher, per il quale la chiusura dell’Austria è una scelta «dolorosa da accettare, ma della quale prendere atto. Il motivo di ciò risiede nell’incapacità dell’Unione Europea di mettere in sicurezza i confini esterni, e nella mancanza di una linea comune sull’emergenza profughi».

«La presenza di personalità di così alto profilo – commenta Kompatscher – dimostra l’importanza del tema e la massima attenzione con cui il governo italiano segue l’evolversi della situazione. Si tratta del riconoscimento dell’azione congiunta che stiamo portando avanti come Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino».

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