Biogas, prorogati gli incentivi per gli impianti altoatesini

Nell’ambito delle consultazioni sul decreto Milleproroghe, le Commissioni affari costituzionali e bilancio della Camera dei deputati hanno prolungato fino alla fine del 2021 alcuni importanti incentivi, introdotti nel 2016, a favore degli impianti per la produzione di energia elettrica alimentati a biogas con una potenza fino a 300 kW. L’emendamento era stato formulato dal deputato SVP Albrecht Plangger in stretta collaborazione con la Federazione Energia Alto Adige (SEV). “Siamo riconoscenti per il notevole impegno profuso”, ha affermato Rudi Rienzner, direttore di SEV, “poiché una promozione economicamente sostenibile della produzione energetica è essenziale per la sopravvivenza degli impianti di biogas anche in Alto Adige”. Il decreto Milleproroghe dev’essere ora approvato dalla Camera, prima di passare all’esame del Senato per la promulgazione definitiva.

In Alto Adige operano oltre 30 impianti a biogas, che impiegano i gas di liquame, letame e rifiuti organici per la produzione di elettricità e calore. L’utilizzo di biogas è un elemento essenziale nel processo di sostituzione dei vettori fossili con fonti rinnovabili. In un documento strategico, consegnato alla Giunta provinciale ad agosto, SEV propone tale soluzione al posto dei carburanti fossili per la trazione di autovetture e autocarri: dal biogas è infatti possibile ricavare metano liquido e idrogeno, il carburante del futuro. Alla luce dei programmi d’incentivazione del Green Deal europeo e del Recovery Fund UE, SEV ha presentato alcuni progetti concreti per lo sfruttamento del biogas, come la realizzazione di un impianto di liquefazione nell’Alta Valle Isarco o la costruzione a Brunico di una struttura per la conversione a idrogeno.

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