Bilanci di metà mandato, Alfreider punta sulla mobilità intelligente

Tempo di bilanci di metà mandato anche per Daniel Alfreider, assessore provinciale alle infrastrutture e alla mobilità, che nel futuro dell’Alto Adige vede una mobilità intelligente, responsabile e interconnessa, con infrastrutture sicure e resistenti al cambiamento climatico. “Decidiamo le politiche della mobilità sulla base dei dati, i quali mostrano la necessità di veicoli puliti, di un trasporto pubblico migliore e di infrastrutture sicure e climaticamente sostenibili. Per registrare i flussi di traffico con precisione e per tipologia e per gestire la mobilità è necessario avere un sistema di videoregistrazione a livello provinciale”, spiega Alfreider. Il tema della mobilità sostenibile in provincia è, infatti, più attuale che mai come dimostrano i dati relativi al volume di traffico medio giornaliero sull’autostrada del Brennero (55.000 veicoli) e sulla superstrada Mebo (30.000 veicoli), così come il dato che vede gli altoatesini possedere 925 auto ogni mille abitanti.

Intermodalità completa e digitale

Affinché sempre più persone passino ad una modalità di trasporto sostenibile, l’assessore provinciale Alfreider vuole espandere nei prossimi anni i servizi digitali e mettere in campo più opportunità di mobilità a zero emissioni. “Tutti devono avere informazioni in tempo reale sui diversi servizi di mobilità ove possibile”, sottolinea Alfreider. A tal proposito, la nuova app Altoadigemobilità con informazioni sul trasporto pubblico ne è un buon esempio, infatti, allo stato attuale conta già 100.000 utenti attivi e circa 30.000 consultazioni al giorno.

Entro il 2024 vari servizi come il trasporto pubblico, il car sharing, il bike sharing e il parcheggio saranno integrati in un sistema globale. Entro il 2022, invece, si prevede un nuovo sistema di biglietteria. “La priorità adesso è cercare di ampliare il settore dei servizi del trasporto pubblico. Avverrà un cambiamento epocale, grazie alle gare d’appalto prescritte dall’UE nel 2014”, spiega Alfreider. Attualmente, si stanno esaminando le 44 offerte per la nuova gara d’appalto del trasporto pubblico. Oltre alle Strutture di Trasporto Alto Adige spa (STA), che ha recentemente rilevato i servizi della stazione del Renon e della Mendola, la società in-house della Provincia e dei comuni di Bolzano, Merano e Laives SASA dovrà offrire servizi ancora più ecologici e rendere il sistema di trasporto pubblico più comodo da utilizzare.

Investire su mobilità a zero emissioni

La Provincia punta a investire ulteriormente negli autobus a idrogeno e in quelli elettrici, inoltre, sette nuovi treni sono già stati acquistati e più di 17 milioni di euro sono stati stanziati per la mobilità a zero emissioni nel recovery fund europeo. “In futuro, ci concentreremo ancora di più sulle strumentazioni, sia per i mezzi pubblici che per quelli privati, e sull’ampliamento della ferrovia. Per facilitare il cambio del treno e ridurre la lunghezza del viaggio nonché il tempo di attesa di treni o autobus, si sta investendo in infrastrutture come i centri di mobilità di Brunico e Bressanone, la variante della Val Riga, le nuove stazioni di San Giacomo, Naz-Sciaves e Braies e l’ampliamento della ferrovia tra Bolzano e Merano con la galleria ferroviaria del Virgolo”, spiega Alfreider. Per quel che riguarda le auto elettriche, invece, a partire dai prossimi anni la rete delle stazioni di ricarica sarà ulteriormente ampliata con 22 stazioni di ricarica rapida “hyperchargers”.

Per quel che riguarda, invece, i collegamenti nazionali e internazionali – secondo Alfreider – le nuove tratte ferroviarie dirette con Roma, Milano, Vienna, Napoli e Ancona miglioreranno l’accessibilità dell’Alto Adige senza passare per l’utilizzo dell’auto. In futuro ci saranno più opportunità per i vacanzieri di usare le biciclette, gli autobus o i treni. Inoltre, saranno supportati sistemi come “Alto Adige transfer” e sarà introdotta una nuova carta di mobilità per gli ospiti. Un sistema di gestione della mobilità apposito serve a rendere l’Alto Adige vivibile sia in bicicletta, che autobus e treno. “La nuova mobilità sarà multi-mobile, interconnessa e orientata al futuro”, sottolinea Alfreider.

Per la prima volta in Alto Adige si sta anche lavorando ad un piano di mobilità ciclistica insieme ai Comuni e alle comunità distrettuali. “Entro il 2030 il 20% della mobilità quotidiana dovrà essere la bicicletta”, afferma Alfreider. Per raggiungere l’obbiettivo sono in corso campagne di sensibilizzazione e progetti pilota per stazioni di noleggio bici, come ad esempio a Lana e Brunico.

Infrastrutture sicure e moderne

In Alto Adige, in futuro, saranno sempre più necessarie infrastrutture sicure e climaticamente sostenibili, non solo per mantenere una buona qualità della vita in generale, ma anche per lo sviluppo dell’economia locale. Dall’inizio del mandato di Alfreider, a tal proposito, 150 nuovi veicoli sono stati messi a disposizione per il Servizio strade. Mentre quest’anno, 73 milioni di euro confluiranno nella manutenzione della rete stradale e 120 milioni di euro in un’infrastruttura più moderna. In totale sono stati banditi 45 progetti di ingegneria civile per i quasi 3.000 chilometri di strade che la Provincia gestisce e manutiene. “Stiamo intraprendendo azioni mirate per modernizzare le infrastrutture in tutte le parti della provincia così da renderle resistenti al cambiamento climatico. Ciò richiede un monitoraggio costante dei pericoli, controlli regolari su strade, ponti e gallerie, così come una buona pianificazione e materiali adatti come pavimentazioni durevoli”, spiega Alfreider.

Brenner Digital Green Corridor

Attualmente, la Provincia e la Camera di Commercio di Bolzano presiedono il Gruppo d’azione per la ferrovia del Brennero. “L’asse del Brennero deve diventare il corridoio verde digitale del Brennero. In altre parole, si tratta di trasferire il traffico pesante alla ferrovia attraverso la galleria di base del Brennero e utilizzare camion a basse emissioni” spiega Alfreider. Il lavoro della tratta Fortezza-Ponte Gardena è in fase di appalto, mentre lungo il percorso del Brennero saranno installate stazioni di rifornimento a idrogeno e saranno costruite barriere antirumore a Bressanone, Bolzano, Chiusa e Colle Isarco.

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