Autonomia, Prodi: «L'Alto Adige è un modello per tutta l'Europa»

Tra i diversi ospiti che hanno preso parola durante la Giornata dell’Autonomia festeggiata ieri pomeriggio in piazza Magnago a Bolzano, c’era anche Romano Prodi. L’ex presidente della Commissione UE ed ex presidente del Consiglio dei Ministri italiano detiene il primato numerico in termini di norme di attuazione approvate durante i suoi Governi: 14. Provvedimenti che hanno avuto una sostanziale portata, toccando temi importanti come la scuola, l’ANAS, l’energia, la proporzionale, la rete ferroviaria e gli uffici postali.

Nel suo intervento Prodi ha parlato dell’autonomia dell’Alto Adige come “un’esperienza lunga, complessa ma esemplare”. Prodi ha sottolineato: “Oggi non festeggiamo un’autonomia utile solo per Bolzano, bensì un metodo al quale molti anche fuori dall’Europa oggi si stanno richiamando. E se è stato possibile portarlo avanti è stato solo grazie all’Europa” ha detto Prodi. “Austria e Italia hanno offerto un esempio di come si affrontano le controversie, e in questo quadro Bolzano si pone come un ponte fra i due pilastri costitutivi dell’Europa, che sono il mondo germanico e il mondo latino” ha aggiunto.

“Non si è trattato di un processo semplice – ha aggiunto ancora Prodi – e anzi alla fine della guerra nessuno pensava possibile un processo di questo tipo. Invece, il progetto è stato portato avanti, prima per l’accordo lungimirante due leader dei propri Paesi che avevano ciascuno sofferto della guerra, e poi grazie a due leader locali che avevano capito come dovevano tradurlo in pratica” ha aggiunto ancora Prodi. “Io sono arrivato nella fase della lunga fatica di adattare l’autonomia ai tempi” ha ricordato Prodi, facendo in questo contesto riferimento al lungo lavoro portato avanti con l’ex presidente della Provincia Luis Durnwalder.

Prodi ha gettato anche uno sguardo al futuro, dicendosi soddisfatto per lo sviluppoo virtuoso dell’Alto Adige: “Ho sempre creduto fortemente in quello che chiamo “inquinamento virtuoso” fra realtà diverse. E’ importantissimo che ci sia questa coscienza politica di essere complementari e di avere un ruolo in Europa, nonché dell’importanza politica di questa autonomia, che come è stato giustamente ricordato oggi non è mai un fatto statico ma cambia continuamente” ha concluso Prodi.

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