L'Autonomia compie 75 anni, Kompatscher: «L'unità e la comunità sono la nostra forza»

Ieri, 5 settembre 2021, è stato festeggiato il 75° anniversario dalla firma dell’Accordo di Parigi. Con questo Accordo, l’allora ministro degli esteri austriaco Karl Gruber e l’allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, posero le basi per l’autonomia dell’Alto Adige con il cosiddetto Accordo De Gasperi-Gruber. Sono state molte le istituzioni presenti ieri in piazza Magnago, davanti al palazzo della Provincia, per partecipare alle celebrazioni.

Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha sottolineato: “L’autonomia dell’Alto Adige è il frutto del lavoro di molti”. Kompatscher ha sottolineato in particolare il ruolo di tre ospiti della giornata, per il loro ruolo particolarmente importante per lo sviluppo dell’autonomia. Uno di loro è stato il successore di Magnago come presidente della Provincia Luis Durnwalder. “Magnago ha costruito la casa dell’autonomia, Durnwalder l’ha arredata, ampliata e migliorata”. In secondo luogo, senza l’Austria non ci sarebbe alcuna autonomia, ha aggiunto Kompatscher, rivolgendosi all’ex presidente della Repubblica d’Austria Heinz Fischer: “L’Alto Adige è e rimane legato all’Austria da un rapporto di gratitudine profonda”. Per poter raggiungere l’autonomia dell’Alto Adige e per continuare a svilupparla è stato anche necessario lo Stato italiano, ha ricordato Kompatscher, ringraziando l’ex presidente della Commissione UE ed ex presidente del Consiglio dei Ministri italiano Romano Prodi. “Durante i suoi Governi fu approvato il maggior numero di norme di attuazione (14), in tal modo consentendo all’Alto Adige di progredire ulteriormente sulla strada dell’autonomia” ha ricordato Kompatscher.

Il presidente Kompatscher: “Dare forma all’autonomia del futuro”

L’autonomia non è un prodotto perfetto, bensì una creatura da sviluppare costantemente e non priva di limiti. Molti ulteriori sviluppi hanno bisogno di un coordinamento unitario, sul piano statale, europeo e globale, come ad esempio hanno dimostrato la pandemia da Covid-19 e la crisi climatica. Per continuare a portare avanti i principi della sussidiarietà e del federalismo occorre un sempre più efficiente scambio e una sempre maggiore collaborazione fra diversi livelli di governo. “Siamo pronti ad assumerci in prima persona ulteriori responsabilità” ha sottolineato il presidente Kompatscher. All’autonomia serve anche la tipica testardaggine altoatesina: “La nostra forza sono l’unità e la condivisione. Mi auguro che l’Alto Adige continui sulla strada dell’apertura, dell’Europa e del multilinguismo” ha rimarcato il presidente Kompatscher.

Euregio come prospettiva per la collaborazione futura

Il presidente del Land Tirolo Günther Platter ha sottolineato che l’autonomia dell’Alto Adige è stata anche il fondamento dell’Euregio. “Da figlio di optanti dico che un’ingiustizia resterà sempre un’ingiustizia. Ma l’Accordo di Parigi concluso 75 anni fa consentì il successivo sviluppo dell’Alto Adige in modo incredibile. L’Alto Adige oggi è un modello in Europa e questo percorso ha portato un’alta qualità della vita. Ma l’accordo ha posto anche le basi per l’Euregio” ha detto Platter. Anche il presidente del trentino, Maurizio Fugatti, ha fatto riferimento al lavoro congiunto delle provincie: “Festeggiamo insieme fra Trentino e Alto Adige uno accanto all’altro il lavoro che abbiamo portato avanti insieme, e siamo ottimisti per un ulteriore sviluppo dinamico dell’autonomia, come si è visto durante la pandemia, quando i territori hanno lavorano insieme rafforzando e difendendo l’autonomia anche in momenti difficili” ha detto Maurizio Fugatti.

Il nuovo Percorso multimediale racconta l’autonomia altoatesina

Durante la cerimonia è stato inaugurato anche il nuovo Percorso multimediale in piazza Silvius Magnago, che – grazie alle 9 stazioni di cui si compone – fornisce informazioni sulla storia e sul significato dell’autonomia. Il Percorso, accessibile in modo permanente e gratuito, prosegue anche nell’adiacente parco Alcide Berloffa dove si trova un percorso progettato dal Comune di Bolzano. “Alcide Berloffa è stato membro della Commissione “dei Diciannove” che ha redatto il pacchetto per l’Alto Adige. E’ stato uno stretto confidente di Aldo Moro, che si è occupato delle questioni altoatesine nella presidenza italiana del Consiglio dei Ministri. Berloffa è inoltre stato presidente della Commissione dei Sei e della Commissione dei Dodici che ha redatto le norme di attuazione per l’ulteriore sviluppo dell’autonomia e, infine, è stato membro del Consiglio di Stato italiano. Dopo la sua morte, la sua figura era stata dimenticata: questa è l’occasione per rivalutare e dare il giusto rilievo a una persona che ha dedicato la sua vita al nostro territorio con tenacia e convincimento democratico.

Il suo è stato un percorso faticoso, ora noi dobbiamo imparare ad apprezzarci e non solo a convivere” ha spiegato il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi. “Sono proprio le fondamenta della nostra autonomia, nate dall’Accordo De Gasperi-Gruber di cui oggi celebriamo il 75° anniversario – ha sottolineato la Presidente del Consiglio Provinciale Rita Mattei – a permetterci di intervenire con le decisioni più adatte alle esigenze locali. Sono certa che questa installazione, contribuendo a ricordare a chi passa quanto è preziosa la nostra autonomia, richiamerà a noi rappresentanti di tutta la cittadinanza l’alto significato dell’incarico che ci è stato affidato: un incarico che siamo chiamati a esercitare, come disse proprio Magnago assumendo la carica di presidente del Consiglio provinciale nel 1948” ha ricordato, sottolineando che l’educazione politica è un importante aspetto per il Consiglio, fondamentale per completare l’offerta educativa per bambini e giovani.

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