Astat: nel 2015 crescono crediti (anche per le imprese) e risparmio

L’Istituto provinciale di statistica ASTAT comunica che nel 2015 in Alto Adige tornano a crescere i prestiti: +2,4% per la clientela residente. Aumenta anche la propensione al risparmio: i depositi bancari registrano +8,5% grazie all’espansione dei conti correnti, mentre scendono i titoli a custodia (-10,5%). La qualità del credito non migliora significativamente, ma le nuove sofferenze segnalano un rallentamento rispetto ai periodi precedenti. Tornano a crescere i prestiti in provincia di Bolzano: +2,4% per la clientela residente, a fronte dello +0,9% che si era registrato nello stesso trimestre del 2014. Il settore del credito registra segnali positivi nella nostra provincia, ma rimane condizionato dalla situazione economica e finanziaria ancora incerta dell’Italia e dell’intera Eurozona: le politiche di finanziamento degli istituti di credito rimangono ancora prudenti, pur manifestando dei deboli miglioramenti nella concessione dei finanziamenti.

Le erogazioni di credito interessano principalmente le imprese, le famiglie consumatrici e le famiglie produttrici, che costituiscono rispettivamente il 60,5%, il 23,0% e il 10,9% della clientela. A trainare l’incremento dei finanziamenti sono le famiglie consumatrici, con il +4,9% rispetto allo stesso periodo del 2014, seguite dalle imprese, +2,9%, e dalle famiglie produttrici con +2,6%. In flessione invece i prestiti bancari alle società finanziarie ed assicurative (-20,6%) e alle amministrazioni pubbliche (-6,3%), che costituiscono rispettivamente il 2, 4% e il 2,8% dei clienti. Se si analizza l’ambito delle imprese, si osserva che sono le imprese medio-grandi (imprese con almeno 20 addetti) a guidare la crescita, +6,0% rispetto all’anno precedente, seguite dalle famiglie produttrici (imprese fino a 5 addetti) con +2,6%. Rallentano ancora le piccole imprese, che registrano una flessione dell’1,3%. I finanziamenti bancari alle imprese indicano a fine 2015 un segnale positivo, +0,7%, rispetto a quello negativo del 2014 (-2,2%).

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