Astat: "Nel 2021 il Covid ha aumentato la mortalità in Alto Adige del 12,3%"

L’Istituto provinciale di statistica, l’Astat ha pubblicato un report sulle cause di morte in Alto Adige con uno specifico focus sulle morti per Covid.
Innanzitutto, va precisato per misurare l’impatto del Covid-19 sulla mortalità totale, generalmente si utilizza la mortalità in eccesso, ovvero si calcolano quanti decessi in più si sono  verificati in un determinato periodo rispetto alla media dei cinque anni precedenti. In questo modo vengono  considerati non solo i decessi attribuiti direttamente al  Covid-19, ma anche i decessi indirettamente collegati  al virus, come le morti causate da un trattamento  ritardato o mancato a causa di un sistema sanitario sovraccarico, oppure per i quali non è stata verificata  la positività al virus.

I dati generali
Nel 2021 i decessi in eccesso rispetto alla media dei cinque anni precedenti la pandemia (4.434) sono stati  547. Ciò ha dato luogo ad un eccesso di mortalità pari  al 12,3%, quasi la metà di quello che si è verificato l’anno precedente (23,5%).
Questo eccesso di decessi è interamente coperto dai decessi attribuiti direttamente al Covid-19: i decessi  causati dal virus risultano, infatti, maggiori rispetto all’eccesso di mortalità. Se ne deduce, quindi, che i decessi indirettamente collegati al virus sono notevolmente diminuiti rispetto al 2020, anno in cui il Covid 19 spiegava il 73,9% della mortalità in eccesso.

L’età media e i luoghi di residenza
Quasi sette persone decedute a causa del Covid-19  su dieci (69,8%) avevano più di 80 anni: più precisamente il 41,1% aveva tra gli 80 e gli 89 anni e il 28,6% era ultranovantenne. Il 21,8% aveva tra i 70 e i 79 anni, il 5,6% tra i 60 e i 69 anni e appena un 2,8% aveva meno di 60 anni.
Il 28,3% delle persone decedute per Covid-19 aveva residenza nella città di Bolzano. Il 21,1% risiedeva nel  Burgraviato, il 15,3% in Oltradige-Bassa Atesina e l’11,2% in Val Pusteria. Nelle altre comunità comprensoriali, invece, risiedeva una percentuale meno del 10% delle persone decedute: il 7,7% risiedeva in Valle  Isarco, il 7,6% a Salto-Sciliar, il 5,6% in Val Venosta e  l’1,9% in Alta Valle Isarco. Le persone decedute con  residenza fuori provincia erano invece l’1,2%. Per eliminare l’effetto della diversa struttura per età e dimensione della popolazione nelle otto comunità  comprensoriali, si considerano ora i tassi standardizzati di mortalità. Con un tasso pari a 103,9 decessi ogni 100.000 abitanti è Bolzano la comunità comprensoriale dove si è registrata la più alta mortalità per Covid-19 in Alto Adige. Segue Oltradige-Bassa Atesi￾na con 100,7 decessi ogni 100.000 abitanti. La comunità comprensoriale dove, invece, si è registrato il tasso più basso è l’Alta Valle Isarco con 58,4 decessi ogni 100.000 abitanti.

Le cause di morte in generale
Come nell’anno precedente, anche nel 2021 il Covid19 risulta essere la terza causa di morte in Alto Adige.  Le prime due sono le malattie del sistema circolatorio, responsabili della morte di 1.623 persone (32,6% dei  decessi), e i tumori, ai quali sono attribuiti 1.207 de￾cessi (24,2%). Al quarto posto si registrano le malattie del sistema respiratorio (4,9%), seguono le malattie  del sistema nervoso, dell’occhio e dell’orecchio (4,7%), i traumatismi, gli avvelenamenti e altre cause esterne di morbosità e mortalità (4,4%) e i disturbi  psichici e comportamentali (4,1%).

Qui il documento completo dell’Astat

 

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