Startup Weekend di Bolzano: vincono ApfelHaus e Friends of Deaf

Si chiamano ApfelHaus e Friends of Deaf: la prima è una miniserra intelligente per bonsai a forma di mela, la seconda una app per aiutare le persone sorde o con problemi di udito che si mettono al volante. Sono le due idee vincitrici della terza edizione dello Startup Weekend Bolzano, che ha impegnato 75 partecipanti per 54 ore di intenso lavoro nel co-working space di Vitamin a Laives, co-organizzatore della gara insieme al professor Alessandro Narduzzo della Facoltà di Economia dell’Università di Bolzano. Idee che nella tre giorni si sono trasformati in progetti, e che ora dovranno cercare la strada verso il mercato.

Tre i premi assegnati per le categorie Creative Minds, al progetto più creativo, True Innovation, all’idea più innovativa e People’s Project, destinato al progetto migliore secondo il voto dei partecipanti. Apfelhaus si è aggiudicato il premio per la categoria Creative Minds, mentre Friends of Deaf si è aggiudicato il doppio premio per True Innovation e People’s Project. Alla passata edizione era stato Learnscapes il progetto di app vincitrice del contest altoatesino.

La sfida diventa mondiale con Global Startup Battle

I due team vincitori potranno contare su uno spazio di lavoro gratuito per un anno nel co-working space di Vitamin, oltre ad uno stand per la presentazione del loro progetto durante una delle fiere di settore di Bolzano. Friends of Deaf riceverà inoltre 500 euro in beni o servizi e un corso di team building, il riconoscimento collegato alla categoria People’s project. Ma non è tutto: ApfelHaus e Friends of Dead ora sono in lizza per la Global Startup Battle, il contest planetario delle startup che vedrà sfidarsi le migliori idee nate nelle altre 250 città del mondo in cui si è tenuto lo Startup Weekend, che in Italia ha visto quattro edizioni: oltre a Bolzano il format si è ripetuto a Roma, Bari e Messina.

  • Il team di ApfelHaus

Cinque minuti per convincere la giuria

Sono 11 i gruppi di lavoro che si sono messi all’opera per concepire e sviluppare altrettanti progetti di impresa, e che domenica 22 novembre sono stati presentati all’interno di pitch di cinque minuti a una giuria formata da professionisti e imprenditori del territorio: Alberto Stuflesser (direttore generale Sel e business angel), Mario Varesco (co-fondatore di MM Design), Harald Oberrauch (membro del CdA Durst e business angel), Petra Gratl (Manager Business Incubator – TIS innovation park) e Timotheus Fleckinger (asset manager e trader della Banca Popolare).

ApfelHaus, la micro serra hi-tech

ApfelHaus è stato proposto dallo studente dell’Università di Bolzano Francesco Ghirardini, aiutato da un team di altre sei fra economisti e ingegneri. Di che si tratta? È una miniserra a forma di mela che è, al tempo stesso, un oggetto di arredamento per gli amanti dell’hi-tech. Con ApfelHaus basterà un minimo sforzo per crescere delle piante bonsai, provvedendo alla loro idratazione e illuminazione.

La miniserra, infatti, fa tutto da sola: è collegata a una app che sceglie le giuste quantità di luce e acqua per la pianta da un archivio contente i dati di oltre 6 mila piante ornamentali. Una volta impostata, la serra misura costantemente l’umidità e la luce interna, auto-regolandole per mezzo di sensori azionati da minipannelli solari.

Guida sicura per non udenti con Friends of Deaf

Guarda più al sociale invece il secondo progetto vincitore, che punta ad aiutare chi ci sente poco e non può quindi accorgersi del suono di un clacson o di una sirena di ambulanza che chiede di farle spazio sulla strada. La squadra di Friends of Deaf – formata da Mila Jankovic e Matilda Sulmeta, economiste, cui si sono aggiunti Greta Höller, ingegnere, e Jan Bim, informatico – ha creato un dispositivo, simile a un telepass, che i guidatori con problemi di udito posso applicare al cruscotto della propria auto.

Il dispositivo è collegato a un sensore acustico che ogni volta che capta forti rumori all’esterno dell’abitacolo – tali da far presupporre un pericolo – invia segnali cromatici al guidatore. La luce emessa è rossa se il sensore rileva la sirena dell’ambulanza o della polizia, gialla se si tratta del clacson di una normale automobile. Lo stesso servizio può essere svolto anche da una applicazione per smartphone che funziona secondo lo stesso principio.

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