Ipl: l'economia dell'Alto Adige verso la recessione

Economia. Il Barometro dell’Istituto Promozione Lavoratori (Afi-Ipl), pur sottolineando come il bilancio intermedio 2022 dell’economia altoatesina sia più che soddisfacente, vede la recessione all’orizzonte.
“Lo sfavorevole contesto economico internazionale  – chiarisce Afi-Ipl – rischia anzitutto di avere un impatto negativo su tutti i settori dell’economia. A causa del massiccio crollo del potere d’acquisto per effetto dell’elevata inflazione, prevediamo nel 2023 un notevole calo dei consumi. L’insufficiente dinamica salariale non sarà in grado lontanamente di compensare la perdita di potere d’acquisto. Si prospetta una stagione turistica invernale problematica, in primis per gli esercizi alberghieri e le strutture per gli sport invernali ad alto consumo energetico. L’aumento dei tassi di interesse sui prestiti contribuirà a rallentare gli investimenti in costruzioni e macchinari”. Per il 2023, l’IPL prevede quindi “un tasso di variazione del PIL per l’economia altoatesina pari a -0,5%. L’economia altoatesina va verso la recessione”.

Tornando al bilancio intermedio 2022, Ipl ricorda che “il numero di lavoratori dipendenti ha raggiunto il massimo storico nel mese di settembre 2022 (236.000). Il commercio estero sta registrando cifre record (nel primo semestre dell’anno, esportazioni: +13,6%; importazioni: +38,7%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Il settore turistico ha registrato una forte ripresa (+70,7% di pernottamenti nei primi 8 mesi dell’anno) e sta quasi tornando ai livelli precrisi (solo -0,2% rispetto al 2019). Il volume di crediti erogato a imprese e famiglie continua ad espandersi (+5,6%). Unico problema, ma di grande rilevanza, è l’inflazione, che in Alto Adige è arrivata in doppia cifra (10,8% a settembre), superando di due punti percentuali il dato nazionale. Un’altra constatazione: la dinamica dell’occupazione si è appiattita a partire da luglio di quest’anno”.  Secondo il Presidente IPL, Andreas Dorigoni: “A fronte di un crollo del potere d’acquisto di oltre il 10% servono a poco i pacchetti di aiuti, ma soltanto aumenti salariali di circa la stessa entità”.
I risultati completi del Barometro IPL sono pubblicati qui

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