Allo studio un modello di prenotazione "slot" per l'Autobrennero

La Provincia di Bolzano ha commissionato uno studio di fattibilità per esaminare in che misura il controllo digitale del traffico possa contribuire a garantire il flusso del traffico e allo stesso tempo a ridurre gli effetti negativi dell’autostrada. Nell’ambito di questo studio, sono stati esaminati sia gli aspetti tecnici che quelli legali dell’introduzione di un sistema di questo tipo lungo il corridoio del Brennero. Il punto di partenza è stato uno scenario transfrontaliero in cui tutti e tre i gestori autostradali tra Rosenheim e Trento partecipano e introducono questo sistema digitale, che può essere visto anche come un ulteriore sviluppo del sistema di misurazione adottato dal Tirolo vicino a Kufstein, lungo il corridoio. Come sottolineato da Daniel Alfreider, assessore provinciale alla Mobilità e alle Infrastrutture: “Se vogliamo davvero trasferire il traffico passeggeri e merci sulla ferrovia e rendere più sostenibile il traffico rimanente, dobbiamo attuare con forza il concetto di Brenner Digital Green Corridor. A tal fine, abbiamo bisogno di dati comuni per una gestione reale del traffico lungo l’intero corridoio e di investimenti nella mobilità a zero emissioni, e i prossimi anni sono cruciali per questo”.
Il professor Walter Obwexer dell’Università di Innsbruck non vede ostacoli giuridici che possano impedire la gestione del traffico digitale a livello europeo o nazionale. “Il sistema di slot è legalmente possibile. Il numero degli slot a disposizione dovrà essere definito a livello tecnico, calcolando la capacità dell’infrastruttura autostradale, e la loro assegnazione non deve essere discriminatoria”, ha spiegato il docente universitario. “L’istituzione di tale sistema è di competenza degli Stati membri. Poiché la tratta autostradale Rosenheim-Trento si trova sul territorio di tre Stati membri dell’UE, sarebbe necessario un trattato internazionale tra Italia, Austria e Germania come base giuridica”.
Il direttore del Dipartimento Martin Vallazza ha quindi illustrato la fattibilità tecnica di un cosiddetto sistema Slot, come adottato nei porti e nei terminali di trasbordo. In base a ciò, la giornata viene suddivisa in diverse fasce orarie, in cui gli utenti di un’infrastruttura possono prenotarsi. “A seconda dell’utilizzo della capacità dell’infrastruttura, vengono ammessi più o meno veicoli, in modo da garantire la fluidità del traffico o del flusso di lavoro in un porto e quindi aumentare notevolmente la capacità di pianificazione dei vettori”, ha spiegato il direttore Vallazza, che ha brevemente illustrato il funzionamento del sistema in cinque fasi (prenotazione, pre-check-in, check-in, gate-in e gate-out) che permette di aumentare la fluidiità del traffico lungo il corridoio del Brennero, spostando i picchi di traffico nelle fasce orarie nelle quali attualmente ce n’è meno”.
“Ora che lo studio è pubblico auspichiamo un dibattito pacato e oggettivo con tutti gli stakeholder e soprattutto con i Ministeri che dovranno poi prendere le decisioni”, ha concluso il presidente della Provincia Arno Kompatscher.

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