Arno Kompatscher a Roma per riforma dello Statuto e concessione A22

Il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher  ha incontrato a Roma il ministro delle Regioni Roberto Calderoli per fare il punto sulla riforma dello Statuto di autonomia e ha quindi ha partecipato ad un incontro organizzato al Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti in vista della pubblicazione del bando per la concessione dell’A22.  In via della Stamperia, sede romana del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie, con il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli il presidente ha fatto il punto sui “lavori in corso” per la riforma degli Statuti di autonomia delle Regioni e Province a Statuto speciale. “Come succede ormai da anni, quello con il ministro Calderoli è stato un colloquio cordiale, improntato alla massima collaborazione” ha detto dopo l’incontro il presidente Kompatscher. “I lavori per la riforma degli Statuti di autonomia delle “Speciali” proseguono secondo la tabella di marcia: oggi abbiamo concordato i prossimi passi, contiamo di rispettare la scadenza che ci siamo dati”, ha aggiunto il presidente.
Come noto, il lavoro di riforma è organizzato sulla base di tavoli bilaterali Stato/Regione-Provincia autonoma. L’articolo 4 del disegno di legge costituzionale, quello che riguarda appunto lo Statuto di autonomia della Regione Trentino-Alto Adige, viene trattato per primo e funge da “faro” della riforma.
Il presidente Kompatscher si è quindi recato in via Nomentana, nella sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dove, assieme al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha preso parte ad un incontro con rappresentanti dello stesso MIT e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Appuntamento organizzato allo scopo di sciogliere i nodi e le questioni ancora aperte, prima del pubblicazione del bando per la concessione dell’A22, prevista per la fine dell’anno, per la quale la società Autostrada del Brennero ha proposto – come noto – un partenariato pubblico privato che garantirebbe investimenti per 7,5 miliardi di euro.

Immagine di apertura: Arno Kompatscher e Roberto Calderoli (Foto: ASP/Elisa Gentile)

 

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