Il nuovo AltoAdigePlan: sette tappe e un fondamentale cambio di mentalità

Trasporto pubblico. Sette tappe per una mobilità più sostenibile, questo, in estrema sintesi l’AltoAdigePlan per la mobilità presentato dal presidente della Provincia Arno Kompatscher, dall’assessore provinciale alla Mobilità Daniel Alfreider, dall’assessora provinciale allo Sviluppo del territorio Maria Hochgruber Kuenzer, dal direttore del Dipartimento Mobilità Martin Vallazza, dall’esperto di mobilità Stefano Ciurnelli, dal responsabile dei sistemi informatici della sta Patrick Dejaco, da Fabian Tech del Servizio strade, dal direttore della Ripartizione Infrastrutture Umberto Simone e dal direttore di sasa Luigi Lugaro.
Il potenziale maggiore del progetto è rappresentato dal trasferimento del traffico verso la ferrovia e la bicicletta. Il miglioramento dei nodi di scambio renderà ancora più facile cambiare mezzo di trasporto. La digitalizzazione renderà più facile pagare i trasporti pubblici e prenotare interi pacchetti di mobilità. Le aree sensibili come le Dolomiti saranno valorizzate attraverso una migliore gestione dei flussi di traffico. “Vogliamo che il mezzo di mobilità più utilizzato non sia più l’automobile”, sottolinea l’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider. Per quanto riguarda le infrastrutture stradali, l’importante asse del Brennero che collega i Paesi diventerà il Digital Green Corridor del Brennero, possibilmente sotterraneo, in modo da gravare meno sulle città e i paesi. “Entro al 2026, e quindi entro i Giochi olimpici, investiremo nel piano circa 700 milioni di euro (compresi i fondi provenienti da finanziamenti tramite Pnrr; fondi FSC, Green Deal ed EU-Life)”, ha calcolato Alfreider. Per l’attuazione dell’intero piano sono necessari 2,085 miliardi di euro”.
L’AltoAdigePlan è stato elaborato anche grazie ai fondamentali Big Data, la Provincia ha, infatti, studiato i movimenti del traffico in Alto Adige in un giorno di ottobre 2021 e, secondo l’esperto di mobilità Ciurnelli, ha scoperto che ammontavano a 11,35 milioni di chilometri per le automobili. Il Piano dovrebbe ora combinare tutte le misure per la mobilità sostenibile e tutti i piani per i vari mezzi di mobilità e tenere conto di tutti gli spostamenti in modo integrato.
“L’infrastruttura digitale è il nuovo cemento”, ha sottolineato Patrick Dejaco, annunciando che “quest’anno 700 autobus saranno dotati del Mobile-Ticketing-System. Alla fine dell’anno, il vecchio sistema sarà disattivato. Con l’AltoAdigePass, in futuro i cittadini potranno acquistare pacchetti di mobilità”,
Entro la fine del 2024 saranno attive circa 500 telecamere per il monitoraggio centrale dei flussi di traffico, ha inoltre riferito Fabian Tech del Servizio strade. “I dati indicheranno dove inizia il traffico, dove va, quanto tempo è durato il movimento e quanto tempo il veicolo è rimasto in un posto”, ha spiegato Tech. In base alla frequenza, sarà possibile capire se si tratta di traffico di destinazione o di origine. “Soprattutto, i dati mostrano dove è ancora necessario intervenire e dove c’è il potenziale per spostarsi”, ha concluso Tech. Infine, entro il 2030, tutta la flotta di Sasa dovrebbe funzionare a propulsione alternativa e ci dovrebbero essere circa 400 autobus, di cui 180 a idrogeno e 210 elettrici, ha annunciato il direttore di Sasa Luigi Lugaro. “Il bisogno di mobilità continuerà ad aumentare nei prossimi anni, ha dichiarato il presidente Arno Kompatscher, ed è per questo che è necessaria una buona politica della mobilità che eviti, sposti e migliori il traffico in modo da aumentare la qualità della vita. Oltre a infrastrutture, digitalizzazione e servizi adeguati, una mobilità più sostenibile richiede soprattutto un cambio di mentalità e l’impegno di tutta la società”.

Il nuovo #AltoAdigePlan per la mobilità di domani sarà pubblicato dopo l’approvazione da parte della Giunta provinciale.

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