Cibo e immigrazione, giovedì il cardinal Montenegro al Cristallo di Bolzano

Il cardinal Montenegro, presidente della Caritas Italiana (e arcivescovo di Agrigento) sarà l’ospite d’onore di un’interessante serata al teatro Cristallo di Bolzano. Si parlerà dell’eco dell’Expo è ancora ben viva, a pochi mesi dalla chiusura. Un grande successo o un’occasione sprecata? Un dato è certo: il cibo e le sue disparità d’accesso sono un argomento che deve rimanere in primo piano. Un’opportunità per parlarne c’è: giovedì 17 marzo al Teatro Cristallo di Bolzano (ore 20.30, via Dalmazia 30), con «Dacci oggi il nostro pane quotidiano», una conferenza che vedrà sul palco a dialogare ospiti d’eccezione come il cardinal Francesco Montenegro e don Roberto Davanzo. Arcivescovo di Agrigento (e dunque di Lampedusa) e presidente della Caritas Italiana il primo, direttore della Caritas Ambrosiana il secondo, saranno moderati da Paolo Valente direttore della Caritas di Bolzano-Bressanone. Presente alla serata anche mons. Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone.

La disparità all’accesso al cibo è un dato sempre più drammatico. Il mondo produce alimenti a sufficienza per sfamare l’intera popolazione, ciò nonostante una persona su nove va a dormire senza aver mangiato (o senza averlo fatto abbastanza) e in alcune zone del pianeta un bambino su tre è denutrito, andando così incontro ad un futuro con poche speranze. Si partirà quindi da un’analisi dell’Expo terminato da poco per spaziare poi su di un tema globale, cercando di capire cosa può fare ognuno di noi per mettere fine alle disuguaglianze. Infatti il tema dello spreco di cibo, nei Paesi dove questo abbonda, tocca anche la nostra società: il rapporto 2015 Waste Watcher calcola che in Italia, ogni anno, viene buttato in pattumiera l’equivalente di 13 milioni di euro di cibo.

La serata al Cristallo rientra in «Le vie del sacro», il percorso culturale a cura dell’Associazione Cristallo che si avvale di una fitta rete di collaborazioni composta da Diocesi, Caritas di Bolzano-Bressanone e Acli. L’ingresso è gratuito, in cassa sono già in distribuzione i biglietti numerati.

 

Mons. Francesco Montenegro nasce a Messina il 22 maggio 1946. Compie gli studi ginnasiali, liceali, filosofici e teologici presso il Seminario arcivescovile “San Pio X” di Messina. L’8 agosto 1969 è ordinato presbitero. Dopo l’ordinazione continua gli studi presso l’Ignatianum di Messina; dal 1969 al 1971 esercita il ministero presso il Villaggio UNRRA; dal 1971 al 1978 è segretario particolare degli arcivescovi metropoliti di Messina Francesco Fasola e Ignazio Cannavò. Dal 1978 al 1988 è parroco della parrocchia di San Clemente a Messina; dal 1988 direttore della Caritas diocesana, delegato regionale della Caritas e infine rappresentante regionale della Caritas italiana.

È anche docente di religione, assistente diocesano del Centro Sportivo Italiano (CSI), direttore diocesano dell’Apostolato della preghiera, mansionario del capitolo dell’archimandritato, rettore della chiesa-santuario di Santa Rita e padre spirituale del Seminario minore, membro del Consiglio presbiterale. Per tre anni, dal 1997 al 2000, è Provicario Generale dell’Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e dal 1998 canonico del capitolo protometropolitano della cattedrale di Messina e prelato d’onore di Sua Santità. Il 18 marzo 2000 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e vescovo titolare di Aurusuliana. Riceve l’ordinazione episcopale il 29 aprile successivo, nella cattedrale di Messina, dall’arcivescovo Giovanni Marra, coconsacranti l’arcivescovo Ignazio Cannavò e il vescovo Francesco Sgalambro. Dal maggio 2003 al maggio 2008 è presidente di Caritas italiana. Il 23 febbraio 2008 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo metropolita di Agrigento; succede a Carmelo Ferraro, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 17 maggio successivo prende possesso dell’Arcidiocesi. Dal maggio 2013 è Presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana. Nel concistoro del 14 febbraio 2015 papa Francesco lo crea Cardinale Presbitero dei Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio; il 19 aprile prende possesso del titolo. Dal 13 aprile 2015 è membro del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti e del Pontificio Consiglio “Cor Unum”. Il 20 maggio 2015 è eletto Presidente della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute della Conferenza Episcopale Italiana e, in quanto tale, Presidente di Caritas italiana e della Consulta ecclesiale degli organismi socio-assistenziali.

Don Roberto Davanzo, nato a Macerata nel 1957, è stato ordinato sacerdote nel 1983. Ha iniziato la sua vita di prete ambrosiano alla parrocchia di Santa Maria del Suffragio, a Milano. Dal 1991 al 2000 è stato assistente regionale Agesci. Dal 2000 al 2005 parroco alla parrocchia di Santa Maria alla Fontana, popolosa comunità nella zona nord di Milano. Nel 2005 ha raccolto l’eredità di don Virginio Colmegna, diventando direttore della Caritas Ambrosiana, incarico che gli è stato recentemente riconfermato. Attualmente è anche delegato regionale delle Caritas Lombarde.

Come tutti gli scout, ha una grande passione per la montagna. Alpinista di vaglia, ama compiere escursioni anche d’inverno. Ex guzzista, si muove in scooter per la città: dice che è più pratico e veloce. Oltre che sui temi sociali, ha una solida formazione sulla storia biblica: accompagna gruppi di pellegrini in Terra Santa. È anche un apprezzato predicatore.

Ti potrebbe interessare