Thomas Widmann resta in consiglio provinciale: «Kompatscher ha un problema personale con me»

Nei giorni scorsi il Landeshauptmann Arno Kompatscher aveva ritirato le deleghe e competenze da assessore alla salute a Thomas Widmann, uno dei personaggi al centro dello dello scandalo intercettazioni che ha travolto l’SVP, il partito di raccolta altoatesino. Oggi, durante una non chiarissima conferenza stampa straordinaria (non erano ammesse domande), Widmann ha voluto raccontare la sua verità e ha annunciato di voler continuare a ricoprire la sua carica di consigliere provinciale per portare a termine tutti i progetti ancora in piedi e per senso di responsabilità che confronti dei suoi elettori. In quanto alle dimissioni chieste sempre dal LH, Widmann gli ha rilanciato la palla affermando che spetta a lui la mossa decisiva.

“Le intercettazioni che mi riguardano sono state divulgate in modo mirato. Non andrebbero mai pubblicate e farlo è il primo passo verso la barbarie. Su tutti i luoghi di lavoro capita di sfogarsi e di scaricare la tensione come ho fatto io. Quello che ho detto non è stato bello, e per questo mi sono scusato in diverse occasioni. Mi sono scusato con il presidente già prima della pubblicazione del libro (Freunde im Edelweiss, ndr), nonostante lui fossa a conoscenza di tutti i contenuti delle intercettazioni da almeno un anno. E non ha mai cercato di chiarire con me la faccenda. Abbiamo collaborato bene e ho sempre sostenuto l’esecutivo e mi stupisce che solo ora improvvisamente sia venuta meno la fiducia. Oggi invece il presidente Kompatscher ha un problema personale con me. Ecco perché era lui che aveva la responsabilità di sollevarmi dall’incarico”, ha detto Widmann.

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“Lunedì ho rifiutato le dimissioni per ragioni ben ponderate. Non sono mai stato coinvolto in procedimenti penali. Le intercettazioni riguardano sette telefonate fatte tre anni fa nell’arco di quattro mesi. Non credo che si possa definire una cospirazione”, ha proseguito.

Widmann, dopo aver ripercorso brevemente sulle tappe della sua vita politica, ha elencato diversi progetti ancora da compiere in campo sanitario: “Manca personale infermieristico, vogliamo pianficare misure per valorizzare i medici di base, stringere accordi universitari per la formazione medica. Non credo che giovi a nessuno interrompere i progetti avviati ad un anno e mezzo dalle elezioni. Spetta ora al presidente presentare una nuova composizione della giunta e sottoporla al partito e al consiglio”.

Al.G

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