
Vacanze in Alto Adige, una caraffa d'acqua pagata 4 Euro. Lo sfogo di una lettrice
Pubblichiamo la lettera di un lettrice che è stata recentemente in vacanza in Alto Adige e che ha pagato l’acqua in caraffa a caro prezzo…
“Buongiorno, come ogni anno ho trascorso una settimana di vacanza con mio marito e mia mamma novantenne a San Vigilio di Marebbe. Apprezziamo molto la località che nel mese di luglio risulta ancora abbastanza tranquilla.
Il soggiorno in albergo prevede la mezza pensione per cui spesso per il pranzo usufruiamo di locali della stessa località o dei paesi limitrofi. Con stupore ho notato che l’acqua in caraffa viene addebitata a costi variabili fino ad arrivare al prezzo di 4,00€ , che considero del tutto esagerato. Richiediamo l’acqua in caraffa non per risparmiare ma perchè essendo in una località di montagna riteniamo assurdo bere l’acqua confezionata in bottiglia. Abbiamo avuto modo di conoscerla e di apprezzarla in quanto ci viene servita in albergo (gratuitamente).
Non pretendo la gratuità, mi ha meravigliata , oltre al prezzo, il fatto che sul “menù” non è indicata e sugli scontrini non si fa cenno ad “acqua in caraffa” ma ad un generico “service” – “varie” , da non confondere con il “coperto” che viene regolarmente indicato e addebitato (di solito 2€ a persona).
Ringrazio per l’attenzione che verrà riservata alla presente e cordialmente saluto. Valeria Giraudo”
Abbiamo contatto uno degli esercizi in cui la signora Giraudo è stata ospite e ci è stato risposto che l’acqua in caraffa ha un costo – su cui il ristoratore non è tenuto a giustificarsi- perchè si hanno spese relative al servizio: camerieri e cameriere, caraffa, bicchiere…e bollette per l’acqua di oltre 5mila Euro all’anno. Nello scontrino viene indicata come “servizio”. Abbiamo parlato del tema, che si ripresenta ciclamente, anche in un’intervista con Raffael Mooswalder, direttore HGV- Associazione Albergatori e Locandieri Alto Adige
Cat.Lo.
Immagine in apertura: Foto di Janosch Lino su Unsplash