Unibz lancia un Osservatorio sulla sicurezza nel settore edile

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Alto Adige. Nasce un nuovo Osservatorio sulla sicurezza e la prevenzione degli infortuni nel settore edile, frutto della collaborazione tra la Libera Università di Bolzano e la Fondazione Regolino di Empoli. L’annuncio sarà dato durante il convegno “Mettiamoci al sicuro! Arte, design e gioco per diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro”, in programma il 10 e 11 ottobre nel campus di Bolzano.
L’iniziativa rientra nelle attività del Centro di Competenza sulla Sostenibilità di unibz e della Facoltà di Design e Arti, e sarà coordinata dal professore Paolo Perego. L’Osservatorio avrà il compito di analizzare e misurare l’efficacia delle campagne di sensibilizzazione promosse dalla Fondazione toscana, con particolare attenzione al comparto edilizio.

Il professor Paolo Perego, responsabile scientifico del nuovo Osservatorio su Pratiche di Sostenibilità e Sicurezza nel settore Edile

Il convegno – organizzato da unibz insieme alla Fondazione Regolino – proporrà un confronto tra designer, ricercatori, rappresentanti delle istituzioni e imprese sul tema della comunicazione della sicurezza, esplorando nuovi linguaggi e strumenti per la prevenzione. Tra gli ospiti figurano Santiago Cirugeda di Recetas Urbanas e rappresentanti di Universcience di Parigi.

Durante la giornata saranno presentati anche i risultati del progetto di ricerca “Sicurezza e Design. Strategie educative e comunicative”, sviluppato dal Centro di Competenza sulla Sostenibilità e dalla Facoltà di Design. La seconda giornata, sabato 11 ottobre, sarà invece dedicata ai più piccoli e alle famiglie, con l’iniziativa “Sicurissimo: la sicurezza non è un gioco… ma si impara giocando”, che prevede laboratori e attività interattive ideate da docenti e studenti dell’università. Con l’avvio dell’Osservatorio e delle iniziative legate al progetto, unibz e Fondazione Regolino intendono contribuire alla diffusione di una nuova cultura della sicurezza, basata su educazione, consapevolezza e responsabilità collettiva.

Fabio Ciaponi, presidente della Fondazione Regolino e docente unibz

«I dati sugli infortuni sul lavoro non cambiano da oltre quarant’anni. È la prova che, nonostante norme e sanzioni sempre più severe, questi strumenti non sono sufficienti, soprattutto in settori come l’edilizia, dove piccole realtà spesso operano in condizioni di fragilità culturale e organizzativa. Oggi è sempre più condivisa – da istituzioni, imprese e lavoratori – la consapevolezza che serve un cambiamento profondo, che parta dalla cultura, dal pensiero, dall’educazione», sottolinea Fabio Ciaponi, presidente della Fondazione Regolino e docente unibz.

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