Impegno nella scienza, premiate le ricercatrici Ulrike Tappeiner e Claudia Notarnicola

Le ricercatrici Ulrike Tappeiner e Claudia Notarnicola sono state insignite con i premi scientifici dell’Alto Adige nella sede del NOI Techpark di Bolzano. La cerimonia di premiazione è stata rinviata lo scorso anno a causa della pandemia. “Si tratta di un’occasione importante per porre in evidenza l’alto livello scientifico raggiunto dalle nostre ricercatrici” ha sottolineato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, nel suo discorso ed ha affermato che gli investimenti nella ricerca sono fondamentali per mantenere competitivo l’Alto Adige. Ha quindi consegnato il “Research Award Alto Adige“ ad Ulrike Tappeiner e il “Women in Science Award Alto Adige” a Claudia Notarnicola. Un riconoscimento speciale è andato ad Albert Zink per le sue attività di networking e pubblicazione nel campo della ricerca sulle mummie.

“Le vincitrici sono accomunate dal loro entusiasmo per la scienze la loro attività svolge un ruolo importante per il futuro dell’Alto Adige e del mondo intero”, ha sintetizzato il direttore di Ripartizione, Vito Zingerle. In precedenza Riccardo Velasco, direttore del CREA (Centro di Ricerca in Viticoltura ed Enologia) e membro della giuria del premio scientifico, ha sottolineato il valore del lavoro scientifico svolto dalla fisica Claudia Notarnicola ed ha affermato ”con le sue competenze e duro lavoro, si è affermata in un campo prettamente maschile, che l’ha resa più che legittima vincitrice del primo “Women in Science Award Alto Adige”. Il focus della ricerca di Notarnicola è l’osservazione degli effetti del riscaldamento globale ed ha descritto il suo lavoro come segue “opero su piccola scala per guarire la nostra terra”.

Come biologa, Ulrike Tappeiner, vincitrice del “Research Award Alto Adige“, si occupa anche della terra, ma ora il suo campo di attività si estende ben oltre. Il presidente di Eurac, Roland Psenner, ha descritto come segue il lavoro svolto da Ulrike Tappeiner  “la ricecatrice si occupa da anni degli effetti locali degli sviluppi globali. Obiettivi di sostenibilità di interesse per un vasto pubblico”. La stessa Tappeiner ha descritto la sua attività come un continuo sviluppo dalla ricerca ecologica classica nella direzione dell’ecologia sociale. “Molto accade attraverso il lavoro di squadra, motivo per cui questo premio non appartiene solo a me, ma a tutti coloro che hanno fatto ricerca con me, che hanno pubblicato con me, che mi hanno portato oltre”, riassume la responsabile dell’Istituto dell’Eurac per l’Ambiente Alpino e presidente della Libera Università di Bolzano. Il premio è un incentivo a continuare a lavorare per portare il suo lavoro ad un pubblico ancora più vasto.

Foto copertina: Il presidente Kompatscher (1° da destra) con i premiati: (da sinistra) Albert Zink ha ricevuto una menzione speciale, Claudia Notarnicola ha ricevuto il “Women in Science Award” e Ulrike Tappeiner il “Research Award” 

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