
Turismo invernale, in Alto Adige crescono i flussi ma la crescita resta disomogenea
Economia. L’Istituto provinciale di statistica (Astat) ha diffuso i dati relativi al turismo invernale in Alto Adige per la stagione 2024/25: i pernottamenti risultano in aumento in tutte le aree del territorio, con una tenuta complessiva della durata media dei soggiorni rispetto all’anno precedente.
L’incremento è stato particolarmente rilevante nelle strutture a 3 stelle, che restano la categoria più rappresentata, pur segnando un calo del 2,3% nei pernottamenti. A registrare performance migliori sono stati invece campeggi e agriturismi, a conferma della diversificazione dell’offerta turistica locale.
Le statistiche evidenziano anche una significativa stabilità nella composizione della clientela: il 39,5% degli ospiti proviene dalla Germania, mentre il 28,8% arriva da altre regioni italiane. Non mancano però differenze rilevanti tra le varie zone turistiche nella Regione, con alcune aree che mostrano una crescita più contenuta.
Le piccole strutture a conduzione familiare nella fascia 2-3 stelle continuano a confrontarsi con dinamiche di mercato complesse, mentre tra i criteri di scelta dei turisti emergono con forza accessibilità e sostenibilità, elementi che pongono al centro il tema del potenziamento dei collegamenti ferroviari.