Troppi cervi allo Stelvio, partono gli abbattimenti

Troppi cervi allo Stelvio, partono i «prelievi» come vengono definiti. Ovvero la caccia, per dirla in italiano, o abbattimenti senza troppi giri di parole. Troppo alta la densità dei cervi nel parco: un danno soprattutto per i boschi. Così nel piano quinquennale (2017-2021) di conservazione e gestione del cervo nel settore altoatesino del parco è stato inserito l’obiettivo di «ridurre la popolazione di cervi per ricomporre gli equilibri ecologici e prevenire l’impatto sull’attività agricola e sulla rinnovazione del bosco». Approvato dall’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale ISPRA nonché dal Ministero dell’ambiente il piano quinquennale di conservazione e gestione del cervo nel settore altoatesino del Parco Nazionale dello Stelvio, è stato pubblicato martedì 7 novembre nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige. Il prelievo è partito mercoledì 8 novembre e potrà essere effettuato fino al 20 dicembre 2017. «Il programma consente un prelievo regolamentato, e questa attività non ha nulla a che vedere con la normale attività venatoria», fa presente l’assessore provinciale Richard Theiner, responsabile per la parte altoatesina del Parco nazionale dello Stelvio. Una volta concluso, il primo periodo di prelievo 2017/2018 sarà sottoposto a valutazione e saranno adottati gli eventuali adeguamenti che si dovessero rendere necessari.

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