Trasmissione dati, calcoli intelligenti e test automatizzati: le migliori idee dall'hackathon dei creativi

Da venerdì 5 a sabato 6 agosto, 32 giovani talenti fra sviluppatori software, designer e creativi, divisi in 9 gruppi, si sono ritrovati alla consueta maratona di programmazione presso il Lido di Scena, organizzata sin dal 2017 da NOI Techpark e Fondazione Cassa di Risparmio: non (solo) per prendere il sole, ma per mettere alla prova i giovani informatici sulle sfide tecnologiche proposte dalle aziende locali.

Tre le soluzioni vincitrici, che hanno dato una risposta concreta ad altrettante sfide. L’azienda Catch Solve era alla ricerca di una soluzione che riuscisse ad offrire ai propri utenti la possibilità di effettuare test funzionali per i rispettivi servizi online (monitoraggio di app, siti web, ecc.) senza dover scrivere una sola riga di codice da soli: la soluzione più convincente è arrivata dal team “Bug Squash”, che in sole 24 ore ha sviluppato un software in grado di consentire ai proprietari di siti web di testare gli errori dei propri siti o delle proprie app in modo automatizzato. L’azienda Gruppo FOS ricercava invece un software che riuscisse a far dialogare tramite Bluetooth una videocamera e un altro device (smartphone, laptop, ecc.) anche in aree remote, e quindi ottimizzando al massimo il consumo energetico dei supporti utilizzati: la soluzione è arrivata dal team “Sphinx”, che è riuscito a progettare un sistema basato su Arduino, che – grazie a un microcontrollore abbinato a un power bank e a un piccolo pannello solare – può inviare immagini a vari dispositivi tramite Bluetooth, ottimizzando i consumi. Lifeware – azienda di software per la gestione dei prodotti assicurativi sulla vita – ha infine sfidato i team a sviluppare un sistema che partendo da alcuni dati già calcolati, riuscisse a risalire alla formula utilizzata per il calcolo stesso, così da poter governare software gestionali di cui si ha perduto il codice sorgente: la soluzione è arrivata dal team “Octo+”, che è riuscito a sviluppare un algoritmo in grado di centrare il risultato grazie all’apprendimento automatico.

Conclusa l’edizione si guarda come sempre al futuro. Perché quali frutti possano scaturire da una simile maratona di sviluppatori lo ha dimostrato la start-up Receptic, fondata da Elektro A. Haller ed Eurac Research, la cui idea di base (creare il primo sistema completamente automatico per il tracciamento in cantiere degli utensili di lavoro) risale proprio al NOI Hackathon del 2019. “Un hackathon permette di unire competenze molto diverse, che spaziano dallo sviluppo software a quello hardware. Grazie all’intenso lavoro di squadra congiunto emergono idee e soluzioni innovative, che spesso vengono poi ulteriormente sviluppate e possono portare a creare nuovi prodotti o addirittura nuove aziende”, commenta Patrick Ohnewein, a capo del Tech Transfer Digital di NOI Techpark. Informazioni di dettaglio sull’edizione appena conclusa e sui progetti vincitori sono disponibili su hackathon.bz.it.

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