Touriseum, studenti dell’Istituto "Marie Curie" a fare da guida

In che modo un museo può avvicinarsi ai giovani? E come si possono coinvolgere attivamente a questo scopo altri giovani? Domande con le quali si sono recentemente confrontati 24 studenti e studentesse della prima, seconda e terza classe dell’Istituto tecnico per il turismo e le biotecnologie “Marie Curie” di Merano nell’ambito di un progetto, della durata di una settimana, svoltosi al Touriseum. Si è trattato di un vero e proprio corso, con applicazione pratica finale, nel quale ragazze e ragazzi hanno imparato a guidare altri giovani attraverso il museo usando diverse lingue.

Nella prima fase, i partecipanti hanno preso confidenza, sotto la guida della collaboratrice del Touriseum, Ruth Engl, con i diversi metodi di mediazione museale, individuando nuove forme adatte ai giovani. Le prove generali hanno visto il coinvolgimento di classi scolastiche dell’Istituto tecnico commerciale di Malles insieme a studentesse e studenti di Siviglia, a Merano per uno scambio, nonché di ragazze e ragazzi dell’Associazione interculturale ASF originari di diversi Paesi come Giappone, Brasile, Cile e Tailandia.

È partita poi la seconda fase (9-12 maggio), nella quale studenti e studentesse del “Marie Curie” hanno effettuato quattro visite guidate in russo, tedesco, inglese e italiano ad altrettante classi scolastiche provenienti da Alto Adige e Italia settentrionale (in tutto oltre 100 persone). Nel farlo, hanno mischiato divertenti sketch e giochi di ruolo a intermezzi musicali e culinari, guadagnandosi il gradimento e l’interesse del loro giovane pubblico. Il progetto, curato dai mediatori Franziska Waldner, Francesco Venticaldi, Alina Savina, David Augschöll e Ruth Engl, ha permesso ai partecipanti di sviluppare capacità individuali e di lavoro in gruppo, e si ripeterà probabilmente l’anno prossimo.

 

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