Si parte con i 22mila test sierologici negli hotel: precedenza a dipendenti e proprietari, poi i turisti

Ventiduemila test sierologici rapidi negli hotel e strutture ricettive. Obiettivo: attrarre i turisti in totale sicurezza e tutelare anche i cittadini del territorio. Il sistema di test, che rientra nell’iniziativa chiamata “Test in Alto Adige”, è pensato per tutti i proprietari, i loro familiari e i dipendenti delle strutture ricettive e di ristorazione, per aumentare il livello di sicurezza e ridurre al minimo le infezioni. Il costo viene ripartito tra gli operatori del settore turistico (8 euro per ogni test) e la provincia (15 euro per la parte organizzativa di ogni test). Il progetto si pone l’obiettivo di prevenire il più possibile i contagi indicando anche un modo di procedere ben definito in caso di test che si rivelassero positivi.

I primi testi, che forniscono il risultato in circa un quarto d’ora, verranno effettuati a Tirolo, Scena e Merano. Su base volontaria possono sottoposti al test anche gli ospiti. Partner del progetto sono IDM, l’HGV, LTS, la Croce Bianca, l’Associazione degli affittacamere, il Bauernbund e la Camera di Commercio. “Questa iniziativa rappresenta solo uno dei progetti posti in campo della Provincia per garantire la sicurezza della popolazione. Analoghe iniziative sono in fase di attuazione anche per altri settori dove vi è un elevato contatto interpersonale come, ad esempio, per quanto riguarda il personale delle strutture per anziani e le badanti. Verranno effettuati anche negli altri settori dell’economia privata allo scopo di elevare al massimo la sicurezza nei confronti del Covid 19”, ha spiegato il presidente della Provincia Arno Kompatscher.

“Sicurezza è la parola d’ordine di questo momento per tutta la provincia e certamente anche per il turismo che a fronte delle grandi responsabilità che si assume ha deciso di adottare delle misure adeguate. Il 56% degli utenti del mercato tedesco definisce come fondamentale la sicurezza per la propria vacanza mentre questo aspetto è fondamentale per il 41% degli utenti del mercato italiano – ha affermato il presidente dell’IDM, Hansi Pichler -. Il sistema di test sierologici che viene introdotto è il risultato della stretta collaborazione di tutti i partner che operano nel settore ed ha anche la valenza di lanciare un chiaro segnale ai mercati. I nostri ospiti vogliono poter contare su di una destinazione sicura per le loro vacanze e l’Alto Adige, grazie a questa iniziativa, può fregiarsi di questo titolo”.

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