Terra Raetica, primi studi sui nuovi collegamenti ferroviari transfrontalieri attraverso le Alpi

Il 9 settembre 2020 fu firmata, a Curon sul lago di Resia, una dichiarazione d’intenti sull’ulteriore sviluppo strategico dei collegamenti ferroviari nel triangolo retico denominato “Terra Raetica”. Ieri (2 marzo) ha avuto luogo, a Scuol nei Grigioni, il primo incontro politico su questa tematica e si è deciso di effettuare studi di fattibilità approfonditi comprensivi di indagini geologiche e idrogeologiche lungo i possibili percorsi della “Terra Raetica”, tenendo conto della sostenibilità ambientale, sociale e finanziaria.

Come concordato nella dichiarazione d’intenti, un gruppo di lavoro composto da tecnici di tutte e quattro le regioni era stato costituito alla fine del 2020 sotto la Presidenza della Provincia di Bolzano. I compiti nell’ambito di questa cooperazione erano di presentare le idee di pianificazione preliminare nel “Triangolo Retico” transnazionale del Tirolo – Alto Adige – Cantone dei Grigioni – Lombardia e di  stabilire le linee guida con obiettivi chiaramente definiti sulla base dei quali prendere ulteriori decisioni politiche. Allo stesso tempo, si dovevano mostrare le opportunità transalpine di questi nuovi collegamenti ferroviari e  studiare la fattibilità e i tempi di percorrenza delle linee ferroviarie. Il gruppo di lavoro tecnico aveva anche il compito di mostrare le prospettive a medio e lungo termine e di definire i parametri tecnici più importanti per l’ulteriore pianificazione.

Collegamenti ferroviari che attraversano le Alpi: gli studi stanno esaminando possibili percorsi 

Nella riunione sono stati presentati ai vertici politici i risultati del gruppo di lavoro tecnico. Durante la preparazione della relazione tecnica, è stata prestata particolare attenzione alla dimensione europea e al networking. I collegamenti Basilea-Zurigo-Venezia e Monaco-Milano, nonché eventuali collegamenti su larga scala con il corridoio ferroviario scandinavo-mediterraneo e Reno-Alpino possono rappresentare dei collegamenti ferroviari continui nel triangolo retico.

Sulla base delle indicazioni del gruppo di lavoro tecnico dovranno essere elaborati nei prossimi anni degli studi di fattibilità approfonditi con indagini geologiche e idrogeologiche per possibili percorsi nelle zone di Scuol-Malles, Landeck-Scuol, Landeck-Malles, per la strada del Fernpass da Garmisch-Partenkirchen a Silz (Inntal) e per la tratta Tirano-Bormio con proseguimento per Malles. Ad ulteriore supporto della fattibilità tecnica, in un ulteriore step sarà redatto uno studio di sostenibilità socio-ecologica e di fattibilità economica per lo sviluppo di nuovi collegamenti ferroviari in Terra Raetica, sia per la fase realizzativa che per la fase operativa. I responsabili politici hanno ringraziato i tecnici per il loro ampio e approfondito lavoro. Per la prima volta sono stati raccolti ii un unico documento tutti i punti di vista tecnici ed i risultati elaborati dalle quattro regioni coinvolte.

Kompatscher ed Alfreider soddisfatti dei primi risultati

Il presidente della Provincia,  Arno Kompatscher, è “soddisfatto di aver visto oggi i primi risultati dopo che nell’autunno 2020 siamo riusciti a concordare una più intensa cooperazione tra Alto Adige, Tirolo, Grigioni e Lombardia “. Il Comitato direttivo è stato in grado di decidere le prossime fasi operative comuni. “Siamo convinti che questa cooperazione transfrontaliera costituirà e promuoverà le basi per lo sviluppo sociale ed economico di questa zona alpina di confine”, ha sottolineato Kompatscher.

Soddisfatto del lavoro svolto anche il vicepresidente ed assessore alla mobilità Daniel Alfreider: “Il gruppo di lavoro tecnico, insieme ad Konrad Bergmeister, ha svolto un lavoro approfondito ed ha analizzato le diverse varianti per il miglioramento delle ferrovie presenti nell’ambito del territorio di ‘Terra Raetica’ utilizzando parametri tecnici uniformi.” I partecipanti all’incontro condividono la visione che la ferrovia, in quanto spina dorsale del trasporto pubblico locale, dovrebbe svolgere un ruolo importante in futuro per la mobilità transfrontaliera nel triangolo di confine.

Il gruppo di lavoro tecnico, la cui Presidenza è passata dall’Alto Adige ai Grigioni, documenterà le indagini geologiche e idrogeologiche con studi approfonditi sulla fattibilità, tenendo conto della sostenibilità, e infine, entro la fine del 2023, verrà elaborato un documento comune.

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