Via Cadorna, nuovo stop del Tar per gli alloggi del ceto medio

«L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare». Scomodiamo per una volta il compianto Gino Bartali, anche per sdrammatizzare una situazione un po’ kafkiana: una sentenza del Tar ha bloccato la costruzione di 50 alloggi per il ceto medio in via Cadorna a Bolzano. Accolto il ricorso dei confinanti: regge la struttura urbanistica prevista dal Comune, ma la distanza dall’argine del Talvera è inferiore ai 10 metri (cinque per la precisione) e viola così la legge provinciale. E così la costruzione dei 50 alloggi al posto degli ex campi da tennis di via Cadorna si ferma per la seconda volta. Comune e Provincia si sono schierati al fianco delle cooperative Laurino e Wolke 07, ma non è bastato.

Una vicenda nata male, con le polemiche per la partecipazione dell’ex assessore Svp Klaus Ladinser nella società che deteneva i terreni. Partecipazione poi abbandonata per un progetto comunque affondato dal Tar nel 2016, per vizio di motivazione nel mettere un insediamento in un’area a forte rischio idrogeologico. Così era stata rifatta la variante urbanistica: un impianto che ha retto davanti ai giudici, franando però sulla distanza dall’argine. Rimane da capire cosa succederà ora: nuova variante o ricorsi? I tempi sicuramente si allungheranno ancora. Una nota del Comune sulla vicenda afferma che si «stanno per esaminare la motivazione della sentenza e si prefiggono di proporre agli Organi competenti soluzioni che permettano al più presto possibile la realizzazione dell’opera tanto auspicata». Auspicata ma al momento irrealizzabile.

 

 

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