Storyblox: la piattaforma che porta l’innovazione nei musei e nei luoghi d’interesse culturale

Raccontare la cultura in maniera innovativa, questo l’obiettivo di Storyblox, la piattaforma dove guide turistiche, esperte ed esperti d’arte, chi lavora nel settore o semplici persone appassionate possono creare e condividere audioguide personalizzate per musei e opere pubbliche. Questo approccio permette di arricchire l’esperienza dei visitatori, offrendo una narrazione personalizzata, adatta a un pubblico variegato, dai turisti occasionali agli appassionati d’arte più esperti. Dietro questa iniziativa ci sono Sebastian Betz, giovane software developer dalla Germania e Julian Palmarin, giovane bolzanino laureato in lettere e storia. Con background diversi, ma una comune passione per la cultura e l’innovazione, hanno unito le forze per dare vita a Storyblox. “Mi sono sempre chiesto perché i musei e i punti di interesse culturali non sempre riescano a veicolare con passione i contenuti e le informazioni delle opere che hanno all’interno suscitando interesse. Da qui l’intenzione di migliorare la comunicazione museale e permettere al museo di raggiungere più target possibili” – racconta Palmarin, lo startupper bolzanino. Oggi, in una società così veloce e frenetica, le informazioni per arrivare agli utenti devono essere sempre più personalizzate: un appassionato d’arte adulto ha delle esigenze sicuramente differenti da un giovane teenager. “È difficile rivolgersi a tutti contemporaneamente e quindi abbiamo pensato come mettere a disposizione differenti linguaggi, decentralizzando la creazione dei contenuti a professionisti ed esperti esterni” – spiega Palmarin – “Ma non solo, vogliamo anche uscire dai musei e rendere il patrimonio culturale esterno -chiese, monumenti, punti d’interesse storici- accessibile a tutti gli interessati. Il target a cui abbiamo pensato è un pubblico giovane e smart: i travellers ‘improvvisati’, come piace definirli a noi, che girando per la città vengono attratti ad esempio da un monumento e vogliono saperne di più, senza basarsi su semplici informazioni artigianali prese dalla rete: un pubblico diverso dunque da chi molto spesso partecipa a tour turistici di gruppo”. L’attenzione si è focalizzata così sulle guide turistiche per coinvolgerle nella registrazione di audioguide, offrendo una narrazione curata e approfondita.
Ma come funzione nella pratica Storyblox? Si tratta di una piattaforma interattiva in cui i creator selezionati raccontano un luogo culturale o un’opera museale. La persona esperta scrive uno script, scatta delle foto, registra la sua narrazione e infine carica tutto sul portale per essere usufruito dagli utenti. Grazie anche all’intervento dell’intelligenza artificiale, l’audio potrà essere trascritto e tradotto in più lingue, rendendo il contenuto accessibile a un pubblico internazionale. Inoltre, sono in fase di sviluppo funzionalità interattive, come giochi e quiz, per coinvolgere ancora di più il pubblico, soprattutto i più giovani. “Stiamo mappando tutto il territorio altoatesino per offrire contenuti di qualità nelle maggiori città dell’Alto Adige, quali Merano, Bolzano, Bressanone e Brunico, puntando ad avere la collaborazione di almeno 20 musei. Vogliamo raccontare il nostro territorio come mai è stato narrato prima” – aggiunge Palmarin.
I vantaggi di Storyblox sono molteplici. Per i visitatori, offre un’esperienza personalizzata e coinvolgente, consentendo loro di esplorare il patrimonio culturale con una guida esperta a portata di mano. Per i musei e le istituzioni culturali rappresenta un’opportunità per ampliare il proprio pubblico e migliorare la comunicazione con i visitatori. “Attualmente c’è una situazione molto frammentata: ogni museo ha la sua semplice app in cui offre i contenuti alle persone durante la visita, le quali, una volta conclusa l’esperienza, la eliminano e non la usano più, davvero uno spreco. Con Storyblox si vuole ampliare l’offerta ed espandersi sull’intero territorio così che l’utente una volta dentro alla piattaforma possa avere una panoramica dei punti d’interesse culturali disponibili pronti per essere visitati e ascoltati” – spiega Palmarin.
Le prime audioguide saranno elaborate proprio per l’Azienda di Soggiorno di Bolzano, una collaborazione importante che porterà a Storyblox i primi contenuti gratuiti. Anche se il progetto è già a buon punto ci sono ancora alcune migliorie da sviluppare e sfide da superare, tra cui convincere le guide turistiche sulle potenzialità del progetto. “Come per tutte le novità tecnologiche, a volte ci si trova spiazzati di fronte all’innovazione. Così è stata anche la reazione delle guide turistiche alla presentazione della nostra idea: molti la vedono ancora come una minaccia per il loro lavoro senza comprenderne i vantaggi. Ora sta a noi dimostrare i punti di forza di Storyblox: le guide turistiche mettendo a disposizione le loro creazioni hanno la possibilità di guadagnare su ogni contenuto utilizzato dagli utenti. Il prezzo dipenderà dalla tipologia e dalla durata”.
Recentemente, Betz e Palmarin hanno ottenuto importanti riconoscimenti per il loro lavoro, tra cui la vittoria al Start-up Showdown Alto Adige, che li ha consentito di entrare a far parte dell’incubatore NOI Techpark di Bolzano. Un’occasione che offre loro non solo la possibilità di crescere e di essere affiancati da un team di esperti, ma anche di ampliare la propria rete e assumere sempre più autorevolezza. Un supporto fondamentale che li accompagnerà prima e dopo il lancio di Storyblox, previsto per il mese di giugno.

Immagine in apertura: Julian Palmarin e Sebastian Betz. Foto courtesy Storyblox.

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