Storica visita del presidente austriaco al Monumento della Vittoria

Una visita storica, un segno di riconciliazione. La visita di sabato del cancelliere austriaco uscente Heinz Fischer a Bolzano ha diversi aspetti interessanti. Prima di tutto la visita al museo Bz 15-48, quindi al Monumento della Vittoria, lodato per la capacità, già premiata a livello internazionale, di rileggere criticamente la storia altoatesina tra le due guerre mondiali. Importanti, in questi ultimi atti dei suoi 12 anni alla Presidenza della Repubblica, anche i temi affrontati con il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Dalla situazione economica in Alto Adige allo sviluppo dei rapporti tra Bolzano, Vienna e Roma, dalla questione dei migranti e del Brennero alla Brexit.

Kompatscher ha ricordato il sostegno politico puntuale all’autonomia e alle esigenze della minoranza di lingua tedesca da parte di Fischer, interlocutore sempre attento e aperto, e della Repubblica austriaca: «Resta attuale e importante la funzione di tutela svolta dall’Austria nei confronti dell’Alto Adige, perché rappresenta un’ulteriore garanzia nello sviluppo futuro dell’autonomia, in particolare anche oggi nella fase delicata della revisione del Titolo V della Costituzione». Il Presidente della Provincia ha riferito che nel colloquio con Fischer si è parlato anche del Brennero e dei profughi: «La situazione è tranquilla, il sistema adottato dal Governo italiano e la collaborazione con quello austriaco hanno funzionato bene. È la testimonianza di come la cooperazione europea si dimostri la migliore». In questo contesto non poteva mancare un accenno alla Brexit: «Il futuro è nella collaborazione europea. Siamo convinti europeisti – ha detto Kompatscher – e speriamo che l’esito del referendum in Gran Bretagna spinga a cambiare marcia chi crede nell’UE, ad avvicinare di più l’Europa ai cittadini».

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