Stagione invernale, si allontana la riapertura degli impianti. Ma la Provincia non ci sta

Doccia fredda per gli impiantisti altoatesini e per tutti gli appassionati della montagna. Nel prossimo Dpcm che verrà varato in questi giorni, sarà ufficializzato infatti il rinvio della stagione sciistica che sarebbe dovuta partire lunedì 18 gennaio. Un duro colpo per uno dei settori di punta del territorio e per tutti gli addetti ai lavori che avevano lavorato per una riapertura in sicurezza.

Ancora troppo negativi gli indici di contagio, troppa pressione sugli ospedali per poter pensare a sciare. E fa niente se si tratta di uno sport che si pratica all’aria aperta osservando un protocollo di sicurezza. “Mi pare complicato vedere le scuole superiori chiuse e gli impianti di sci aperti”, aveva spiegato qualche giorno fa il Ministro della Salute Roberto Speranza. Una scelta ribadita anche nella giornata di ieri, lunedì 11 gennaio, durante la conferenza Stato-regioni. Tra oggi e domani è atteso invece il parere del Comitato Tecnico Scientifico.

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Contrari a questa scelta i vertici altoatesini, che ribadiscono la sicurezza dei propri impianti e la validità del protocollo. Già durante la videoconferenza di ieri con il ministro Boccia e Speranza, Kompatscher avrebbe sconsigliato di intraprendere questa via, mentre è tanta l’irritazione dell’assessore Alfreider: “Impensabile un nuovo stop alla stagione invernale, il settore è pronto a ripartire e noi dobbiamo salvare parte della stagione”. Quest’oggi verranno riesaminati i protocolli di sicurezza locali per cercare, eventualmente, di ottenere un via libera a livello provinciale.

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