Smarrita una sorgente radioattiva. «Nessun rischio per la popolazione»

Non è ancora stato ritrovato il misuratore di livello contenente una sorgente radioattiva smarrito ormai più di due settimane fa dalle Acciaierie Valbruna di Bolzano, e i controlli proseguono senza sosta. Nei giorni scorsi è stato messo in funzione un apposito portale dotato di due detector molto sensibili con collimatori per ottimizzare il rapporto segnale/rumore, e attraverso il portale viene fatto passare tutto il materiale del parco rottami. La soglia è stata tarata proprio in funzione della specifica tipologia di sorgente che si sta cercando e della specifica matrice all’interno della quale essa si trova.

“Solo il materiale che supera questo controllo viene fuso – spiega il direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente Flavio Ruffini – e un ulteriore controllo viene effettuato sui provini di tutte le colate mediante spettrometria gamma, una tecnica analitica avanzata che consente di identificare i singoli isotopi radioattivi. Il monitoraggio costante sul livello di radioattività permette comunque di escludere qualunque rischio per la popolazione”. La procedura avviata nei giorni scorsi proseguirà anche all’inizio della prossima settimana, e Ruffini conclude ribadendo che “l’Agenzia per l’ambiente segue costantemente gli sviluppi della situazione, effettua sia misure in continuo del livello di radioattività, sia misure puntuali su matrici specifiche come particolato, fall-out e provini di colata. La popolazione continuerà ad essere costantemente informata sull’evolversi della vicenda”.

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