
Scuole, troppo radon nell'aria. Il trucco? Aprire le finestre
«Aerare il locale prima di soggiornarvi». Un consiglio antico, che fa un po’ pubblicità, ma sempre valido.
L’importanza dell’attenzione alla qualità dell’aria, considerato il tempo che si trascorre in locali chiusi, è ribadita costantemente dall’Agenzia provinciale per l’ambiente, che negli ultimi anni ha monitorato la situazione negli spazi chiusi, dove aumentano la concentrazione di anidride carbonica e la presenza di batteri e virus. La prima misura da adottare: aerare regolarmente le stanze, garantendo più spesso il ricambio dell’aria con l’apertura di finestre e porte. Un’azione, dicono i tecnici, che rappresenta un contributo semplice e efficace per prevenire le malattie. Al tema è stato dedicato il convegno che si è svolto nel fine settimana all’ospedale regionale di Bolzano. Le misurazione condotte dall’Agenzia provinciale per l’ambiente hanno inoltre rilevato l’esigenza di tenere sotto controllo anche le emissioni di radon e formaldeide.
«Questa tematica mi sta molto a cuore – ha detto l’assessore provinciale all’ambiente Richard Theiner – perché dalle oltre tremila misurazioni di radon svolte dal Laboratorio di chimica fisica sono emersi valori elevati in circa 200 scuole. Per questo motivo è stato deciso, in collaborazione con le scuole e i Comuni, di indire un bando di gara in materia, di effettuare tutte le misure di risanamento e di esaminare la loro efficacia». Già nel 2013 la Giunta provinciale aveva inserito un paragrafo nelle condizioni contrattuali dei lavori pubblici per contribuire a ridurre le emissioni di formaldeide negli spazi abitativi e in quelli dove le persone si intrattengono. Il nuovo comma prevede che possano essere utilizzati solo materiali, rivestimenti e materiali adesivi adatti agli interni e certificati conforme alla normativa UE. Pannelli, materiali, tutti i prodotti e i rivestimenti non possono superare i valoiri di emissione ammessi per la formaldeide.
L’assessore Theiner ha ricordato inoltre l’importanza dell’installazione negli edifici di impianti di aerazione centralizzati o decentralizzati che permettono il recupero di calore e garantiscono una buona qualità dell’aria. «È il caso degli immobili CasaClima di classe A, che assicurano un’aerazione automatica degli spazi abitativi per 24 ore al giorno».