Reddito più alto e migliori opportunità per il laureati Unibz. E il 75% lavora dopo un anno

Migliori opportunità sul mercato del lavoro, un reddito più alto rispetto alla media nazionale e un maggior numero di laureati e laureate che svolgono esperienze di studio e lavoro all’estero: questi i dati relativi alla Libera Università di Bolzano che emergono dalla più recente indagine condotta dal Consorzio Universitario AlmaLaurea su 694 laureati dell’anno di laurea 2018. “A un anno dalla laurea il tasso di occupazione dei laureati della Libera Università di Bolzano è più alto (74,4%) rispetto a quello nazionale (53,5%)”, afferma il rettore Paolo Lugli. Il tasso di disoccupazione (definizione ISTAT) a livello di unibz è del 5,3%; nel 2018 era del 4,6%, nel 2017 era del 5,6%. Il tasso di disoccupazione medio nazionale calcolato nel 2019 è del 15,2%.

L’ingresso nel mondo del lavoro

La percentuale di laureate e laureati che dopo il conseguimento del titolo prosegue il lavoro iniziato prima della laurea è del 28,9%. “Il 54,4%, invece, dichiara di aver iniziato a lavorare dopo aver conseguito il titolo di studio, il che indica un riorientamento del proprio percorso professionale”, spiega Iris Tappeiner, responsabile del servizio Tirocini & Placement, responsabile dell’indagine AlmaLaurea per la Libera Università di Bolzano.

Caratteristiche del lavoro

La forte tendenza all’occupazione nel settore pubblico è dovuta agli alti tassi di iscrizione al corso di laurea in Scienze della Formazione primaria (formazione per insegnanti della scuola materna ed elementare). Il 39,3% delle laureate e dei laureati unibz dichiara di lavorare nel settore pubblico, la media nazionale è del 16,3%. Il 6,2% delle laureate e dei laureati dichiara di svolgere un’attività autonoma (media nazionale: 11,7%), mentre il 28,2% è assunto con un contratto a tempo indeterminato (media nazionale: 22,9%). Il 85,9% delle laureate e dei laureati e dichiara di lavorare nel nord-est dell’Italia, l’8,5 all’ estero (media nazionale: 4,7%).

Guadagni

Il guadagno mensile netto (sintesi tra chi lavora esclusivamente e chi studia e lavora) si attesta su valori sensibilmente superiori alla media nazionale: a un anno dalla laurea, i laureati e le laureate unibz guadagnano 1.412 EUR mensili netti mentre la media nazionale è di 1.150 EUR. “Il reddito dei nostri laureati e laureati è comunque inferiore a quello dei Paesi vicini”, spiega Iris Tappeiner, “per questa ragione molti di loro decidono di andare a lavorare all’estero”.

Utilizzo e richiesta della laurea nell’attuale lavoro

Il 63,6% degli intervistati ha notato un miglioramento del proprio lavoro, attribuibile all’acquisizione del titolo di studio universitario (media nazionale: 38,5%). Il 61% dei laureati ritiene che la rilevanza pratica della formazione universitaria sia adeguata (media nazionale: 53,6%). Il 39% afferma che la laurea è un requisito di legge per la loro posizione professionale. Questo dato è aumentato: era il 25,4% nel 2017 e il 40,6% nel 2018.

Soddisfazione sul lavoro

Un indicatore importante nell’indagine AlmaLaurea è da sempre la soddisfazione degli intervistati relativa alla loro attività professionale, su una scala da 1 a 10. La soddisfazione dei laureati unibz è di 8,1 punti, 0,6 punti in più rispetto alla media nazionale.

Profilo dei laureati

Ai laureati è stato anche chiesto se anche i loro genitori avessero un diploma di laurea: il 27,8% ha dichiarato di avere uno o entrambi i genitori laureati (30,4% a livello nazionale). Il 70,5% degli intervistati invece, ha indicato che nessuno dei due genitori aveva una laurea (68,6% nazionale). Il vantaggio degli studenti unibz in termini di durata degli studi è sorprendentemente alto: se nell’ateneo altoatesino è stato il 73,1% degli studenti a completare gli studi entro i tempi previsti, il dato a livello nazionale è del 55,7%. Inoltre, i laureati unibz (33,2%) sono molto più propensi a trascorrere un periodo all’estero rispetto ai laureati di altre università italiane (12,5%)

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