Prati del Talvera, cinquant'anni fa l'inizio dei lavori

Si è svolta stamane a Parco Petrarca la cerimonia d’inaugurazione promossa dal Sindaco Renzo Caramaschi della targa dedicata alla realizzazione dei Prati del Talvera nel 50° anniversario dall’inizio dei lavori. Per l’esattezza 51 anni dall’apertura del cantiere in quanto il 50° anniversario è stato posticipato lo scorso anno, causa Covid-19. L’ installazione, inaugurata stamane e che ha visto intervenire anche il Vice Sindaco Luis Walcher, gli Assessori comunali Chiara Rabini e Stefano Fattor, alcuni consiglieri comunali, i nipoti Alfonso e Maria Teresa, parenti e studenti dell’ing. Lettieri,  attraverso un racconto fotografico, illustra le vicende che hanno portato alla nascita del polmone verde di Bolzano.

Il cantiere sul Talvera si aprì simbolicamente nel maggio del 1970 quando gli studenti dell’Istituto per Geometri “Delai” consegnarono al Comune di Bolzano, un rilievo planimetrico del Talvera, realizzato sotto la guida del loro professore, l’Ing. Michele Lettieri. Nell’ottobre dello stesso anno, iniziarono i primi lavori di sbancamento del greto del torrente, nell’area compresa fra ponte Talvera e ponte Druso. Attiva fu la collaborazione degli studenti e del Comando del Reggimento Genio IV Corpo d’Armata, che fornì le macchine e la manodopera.

Da sx: l’Ass. S.Fattor, il nipote Alfonso Lettieri, l’Ass. C.Rabini, il Vice L.Walcher, R.Caramaschi e la nipote Maria Teresa Lettieri

Il Sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi si è detto molto lieto di poter inaugurare un’ installazione che ricorda un’idea, un sogno, una passione, diventati  realtà. “Oggi – ha detto- non credo saremmo nelle condizioni di poter fare ciò che Michele Lettieri ha prima pensato e poi fatto. Ha superato con grande entusiasmo, tenacia e caparbietà, tutte le difficoltà e le complicazioni burocratiche e non. Grande la sua determinazione e la sua volontà nel portare a termine quello che sarebbe poi stato giustamente considerato un vero e proprio “regalo” per la città. Così è stato e così lo è ancor oggi.  Non passa giorno infatti che guardando e ammirando questi prati, vero fiore all’occhiello della nostra città-giardino, non ci si possa non render conto di quanto verde, grazie all’intuizione di Lettieri, Bolzano sia riuscita a recuperare a tutto vantaggio per la comunità”.

Dunque da oltre cinquant’anni i Prati del Talvera segnano il fluire del tempo ed il cambio delle stagioni. Era l’autunno del 1970 quando il via vai di mezzi pesanti del Genio militare diede avvio alla trasformazione del greto sassoso di un torrente in un vero e proprio polmone verde cittadino che probabilmente non avrebbe mai visto la luce senza la caparbietà, il genio e la tenacia di Michele Lettieri, come detto professore all’Istituto per geometri “Delai”. Nato a Solofra (Avellino) nel 1924, trasferitosi con la famiglia a Bolzano, dove completò il suo intero percorso scolastico, Michele Lettieri si laureò in ingegneria a Napoli e, tornato a Bolzano, esercitò la professione affiancando ad essa l’insegnamento. E’ proprio dalla sua cattedra di topografia che nacque il progetto di risistemazione del Talvera, realizzato coinvolgendo uffici statali e provinciali, l’amministrazione cittadina, le forze armate e anche, e per lui soprattutto, i suoi studenti geometri.

Lettieri è mancato l’11 novembre 2016 all’età di 92 anni lasciando alla Città di Bolzano un ultimo regalo: la donazione del piccolo, ma significativo corpus documentale che il nipote, Raffaele Vistocco, ha donato all’Archivio Storico cittadino. Relazioni, rilievi, progetti, corrispondenze, registri, articoli di giornale, documenti che, continuano a raccontarci non solo del Talvera, ma delle trasformazioni e della vita della città.

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