Piano Clima Alto Adige 2040: una mappa, non solo una bussola

“Come ci muoviamo, che tipo di economia sosteniamo, quale tipo di alimentazione preferiamo e che fonti energetiche utilizziamo sono tutte scelte che hanno un impatto sul riscaldamento globale e sono questioni che il nuovo Piano Clima affronterà insieme alla società. Anche gli obiettivi del piano sono stati allineati al proposito di rendere l’Alto Adige energeticamente neutrale entro il 2040, cosa possibile a patto di rispettarne le direttive. Gli obiettivi sono stati posti e la direzione è segnata. Per il futuro, un buon futuro, per noi e per le future generazioni”.

Nell’introduzione al “Piano Clima Alto Adige 2040” il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha sottolineato l’importanza di un deciso mutamento di rotta nelle politiche economiche, sociali e ambientali dell’Alto Adige. Ha precisato che “la direzione” è segnata, ma sarebbe sbagliato considerare il Piano Clima come una bussola che indichi solo l’obiettivo, perché è qualcosa di molto di più, perché indica dettagliatamente gli obiettivi da raggiungere e con quali scadenze, in sintesi è una mappa più che una bussola, da qui al 2040, sarà quindi possibile osservare quanta strada sia stata fatta e quanta ne resta da percorrere. Una strada che non si dovrà percorrere con “auto private” non solo per una questione ambientale, come sottolineato dal Landeshauptmann, la sfida va affrontata tutti insieme.

Vale quindi la pena rifare il punto, sottolineando gli obiettivi principali del Piano Clima e alcuni dei passaggi più importanti, ma ci torneremo con frequenza.
Il piano, innanzitutto, ha evidenziato alcune urgenze: “neutralità climatica che, a causa dei persistenti rinvii, è sempre più da anticipare, come adeguato contributo dell’Alto Adige alla difesa globale del clima; ampie strategie di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici già intervenuti e in crescente aumento in Alto Adige, e il contributo dell’Alto Adige a sostegno dei Paesi più poveri nel loro percorso verso la neutralità climatica”.

Poi le ha tradotte in cifre:

1) Le emissioni di CO2 dovranno essere ridotte del 55% entro il 2030 e del 70% entro il 2037 rispetto ai livelli del 2019 e l’Alto Adige dovrà raggiungere la neutralità climatica entro il 2040;
2) La quota di energie rinnovabili deve crescere dall’attuale 67% al 75% nel 2030 e all’85% nel 2037; per la neutralità climatica dovrà infine arrivare al 100%;
3) Le emissioni di gas serra diversi dalla CO2, in particolare N2O e metano, devono essere ridotte del 20% entro il 2030 e del 40% entro il 2037 rispetto ai livelli del 2019;
4) La quota dell’economia altoatesina nei mercati emergenti e in aumento per effetto della transizione climatica dovrebbe conoscere una crescita nettamente sovraproporzionale;
5) Nonostante il necessario adeguamento della società e dell’economia, la quota di popolazione a rischio di povertà dovrebbe diminuire entro il 2030 di 10 punti percentuali rispetto ai livelli del 2019 (18% circa nel 2019).

Nelle quaranta pagine che seguono sono evidenziati i campi d’azione e le misure da intraprendere in numerosi settori. Ne abbiamo selezionate alcune partendo dalle misure riguardanti il trasporto passeggeri.

1) Nell’ambito della mobilità, il trasporto pubblico urbano nei centri di Bolzano, Merano, Bressanone Laives e Brunico andrà convertito e coperto per almeno il 40% con veicoli a batteria oppure a idrogeno.
2)Nella pubblica amministrazione lo smart working sarà regolamentato entro il 2022 adattando inoltre le dotazioni tecnologiche in modo da offrire possibilità di comunicazione in videoconferenza al fine di ridurre l’impatto ambientale e quello del traffico causato dagli spostamenti per lavoro. Allo stesso tempo, i servizi essenziali dell’amministrazione provinciale saranno esternalizzati operativamente verso i Comuni, i quali beneficeranno online del supporto e della competenza dell’amministrazione provinciale.
3) Attraverso la digitalizzazione e il mobile ticketing, le barriere di accesso all’uso del trasporto pubblico saranno abbattute. Il sistema tariffario AltoAdige Pass verrà ulteriormente sviluppato. Con queste misure si promuoveranno i trasporti pubblici, semplificandone inoltre l’uso. L’AltoAdige Pass si trasformerà in un sistema tariffario ampio, comprendente il trasporto passeggeri, il trasporto di biciclette, la sosta nei parcheggi Park and Ride e la ricarica delle auto elettriche. Anche i sistemi per il deposito sicuro delle biciclette saranno integrati nell’AltoAdigePass.
4) La frequenza delle corse dei servizi pubblici altoatesini sarà progressivamente aumentata soprattutto lungo gli assi principali nelle ore non di punta e i percorsi scelti sarannomeglio adattati alle esigenze della popolazione. A tal fine, saranno effettuate un’analisi dei flussi di pendolari e un’analisi del movimento dei turisti.
5) Con effetto immediato, le manifestazioni sportive motoristiche di qualsiasi genere non ancora autorizzate che prevedano la partecipazione di mezzi stradali, aerei o fluviali/lacuali con motori a combustione convenzionale non riceveranno più contributi finanziari da nessuna istituzione pubblica in Alto Adige. Fra queste rientrano anche i raduni di macchine d’epoca e gli spettacoli motoristici e aeronautici.
6) Nei centri urbani verrà dato più spazio alla mobilità ciclabile inserendo questo aspetto come principio fondamentale nella pianificazione urbana. Lo spazio verrà sottratto al trasporto privato motorizzato (sia in sosta che in movimento).
7) Elaborazione di un piano di mobilità per la logistica dei centri urbani, mirante a tenere il traffico fuori dai centri. Tutte le tematiche relative ai pedaggi urbani, al bike sharing, ai servizi navetta, alla gestione dei parcheggi, ecc. saranno affrontate in merito alla loro rilevanza per il clima evidenziandone gli eventuali effetti collaterali.
8) Sarà elaborato un piano di zone senza auto, che si estenderà dal centro alla periferia.

Ecco, invece alcune delle misure relative al trasporto merci

– Sviluppo di una strategia volta a stimolare le aziende a un uso fotovoltaico, proprio o altrui,delle superfici dei tetti, creando così il presupposto per un sistema di trasporto locale alimentato a corrente elettrica locale.
– Studio per preparare l’allineamento della logistica dei treni merci lungo l’asse del Brennero quando entrerà in funzione la Galleria di Base del Brennero, con il coinvolgimento di A22, Provincia di Trento, Regione Veneto e RFI. Inoltre, studio sulla ripartizione modale del trasporto passeggeri e merci, tenendo conto non solo della linea del Brennero ma anche delle vie di comunicazione periferiche.
– Pronta istituzione di un gruppo di lavoro per la definizione di una strategia di tariffazione del trasporto merci sulla A22, abbinata al riciclo delle risorse a favore della decarbonizzazione e a un piano di gestione efficiente dei flussi, da coordinarsi con le istituzioni partner ubicate tra Monaco e Modena.
– Stesura di un calendario che preveda per alcune zone l’accesso limitato ai soli veicoli a emissioni zero.

Per concludere, alcune misure che entreranno in vigore già dal 2023:

– A partire dal 2023 le caldaie a combustibili fossili per la generazione di calore non potranno più essere installate in edifici residenziali situati all’interno della zona servita da una centrale di teleriscaldamento. Al di fuori di queste zone, o in caso di sostituzione dell’impianto di riscaldamento, l’uso di combustibili fossili è consentito solo se l’installazione di pompe di calore, impianti solari, impianti a biomassa e altri generatori di energia da fonti rinnovabili è preclusa per motivi tecnici o economici.
Dal 2023 sarà vietata l’installazione di caldaie a gasolio nelle nuove costruzioni.
– A partire dal 2023, laddove tecnicamente ed economicamente fattibile, i nuovi edifici e le ristrutturazioni importanti di parti termoisolate di edifici industriali, artigianali e altri edifici commerciali assimilabili, che non siano destinati ad essere utilizzati come uffici, unità residenziali o per scopi simili, dovranno raggiungere uno standard di coibentazione corrispondente a quello di un edificio residenziale in classe D di CasaClima.
– Dal 2023 solo i frigoriferi e i congelatori con chiusure conformi alla direttiva Eco-Design (Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea 2019) potranno essere utilizzati nelle aree commerciali degli esercizi al dettaglio del settore alimentare di nuova apertura o ristrutturati. A partire dal 2026 dovranno adeguarvisi tutti i punti vendita al dettaglio del settore alimentare.
– Entro il 2023 in ogni Comunità comprensoriale sarà istituito un servizio per il noleggio di stoviglie riutilizzabili A partire dal 2024, nei bar e ristoranti non potranno più essere servite bevande in bottiglie di plastica usa e getta, compresa la plastica riciclabile.
A partire dal 2025 gli eventi pubblici con stoviglie monouso saranno consentiti solo se richiesto da specifiche norme di sicurezza.
Entro il 2023 andrà definita una strategia per la riduzione del consumo di carne attraverso la proposta di piatti senza carne e a basso contenuto di carne nelle mense pubbliche e semipubbliche. La strategia e il supporto alla sua attuazione saranno proposti anche alle mense private.
– Entro il 2023 sarà condotto uno studio di fattibilità sull’elettrificazione della A22 – Autostrada del Brennero sulla base delle esperienze raccolte dal Land tedesco dell’Assia (ELISA) e per l’autostrada BreBeMi in Italia.

Qui il Piano Clima Alto Adige 2040

mb

L’immagine di apertura è tratta dal “Piano Clima Alto Adige 2040”

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