Partono i corsi di cinese: 85 iscritti in Alto Adige

Cina e Alto Adige sempre più vicini. Se la multinazionale cinese Zoomlion compra per 67 milioni l’altoatesina Ladurner, e se la comunità cinese bolzanina viene raccontata dal progetto web Repubblica Popolare di Bolzano, ecco che il prossimo passo è imparare la lingua del Celeste Impero. E 85 giovani cinesi di seconda generazione già studiano la loro lingua madre in Alto Adige.

Sono loro, nati in Alto Adige, a voler riallacciare il filo con la propria storia familiare. Oltre che aggiungere un utile strumento alle competenze personali in vista di una futura carriera. Da qualche giorno è partito il corso di cinese organizzato a Bolzano presso l’Istituto Claudia dé Medici per iniziativa dell’Associazione generale dei commercianti cinesi di Bolzano che raccoglie un centinaio di persone. Sono 60 i giovani cinesi iscritti al corso. E corsi analoghi sono partiti anche a Bressanone con 15 giovani di origine cinese ed a Merano con altri 10 alunni.

All’Istituto dé Medici aule gratuite per i corsi di cinese

L’istituto, diretto da Gabriella Kustatscher, ha messo a disposizione dell’Associazione, a titolo gratuito, tre aule dove i 60 giovani di origine cinese, alcuni dei quali nati a Bolzano, potranno seguire due volte la settimana, dalle ore 17,30 alle 19,30, un corso di lingua e cultura cinese tenuto da quattro insegnanti di madrelingua. Il corso è strutturato su tre livelli a seconda del grado di conoscenza già acquisito da parte dei giovani alunni. L’iniziativa non comporta nessun onere per la struttura scolastica in quanto è completamente autogestita e gli organizzatori si occupano anche della sistemazione delle aule al termine delle lezioni.

Il corso è stato inaugurato nei giorni scorsi dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa che va incontro alle esigenze della comunità cinese residente nel capoluogo e consente ai giovani di avvicinarsi e migliorare le loro conoscenze della lingua e scrittura cinese per mantenere e rafforzare il loro legame con la cultura d’origine. La dirigente dell’istituto, Gabriella Kustatscher, ha sostenuto l’iniziativa avanzata dall’Associazione dei commercianti cinesi di Bolzano mettendo a disposizione le aule nella convinzione che «conoscere la propria madrelingua serve a sviluppare l’autostima e la fiducia in se stessi. Dare valore alla propria cultura d’origine è fondamentale per i giovani con un background migratorio».

Il presidente dell’Associazione dei commercianti cinesi di Bolzano, Angelo Ween, ha ringraziato per la disponibilità espressa dalla scuola di lingua italiana ed ha annunciato che, sulla base dei risultati che emergeranno da questo primo corso, in futuro potranno essere organizzate iniziative analoghe, in collaborazione con l’Intendenza scolastica di lingua italiana, rivolte anche agli altoatesini interessati a conoscere da vicino la lingua e la cultura cinese.

Ti potrebbe interessare