La cinese Zoomlion compra Ladurner

Il colosso cinese dei macchinari edilizi Zoomlion rileva per 67 milioni il controllo di Ladurner, azienda di Bolzano specializzata in tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti. Zoomlion è affiancata dal fondo Mandarin Capital. La firma è avvenuta oggi pomeriggio a Bolzano. «Il piano della ‘Nuova Ladurner’ – dichiara Lukas Ladurner, presidente di Ladurner Ambiente – è un piano di forte crescita dell’azienda, che avrà due motori. Un motore italiano/europeo ed un motore cinese/asiatico e tutto il team è estremamente motivato ad iniziare questa nuova sfida». L’operazione, che passa per l’acquisto di azioni e un aumento di capitale, permetterà a Zoomlion di portare in Cina nuove tecnologie per l’ambiente. L’azionariato vedrà Zoomlion al 57%, Mandarin Capital al 18%, mentre la famiglia Ladurner scenderà al 25%.

Nasce Ladurner China per i mercati asiatici

«Con l’accordo odierno Ladurner accelera il proprio processo di internazionalizzazione – spiegano dalla Laduner – iniziato con lo sviluppo di joint venture nell’Est europeo ed in India qualche anno fa con l’obiettivo di superare la

La firma dell'accordo fra Ladurner e Zoomlion

La firma dell’accordo fra Ladurner e Zoomlion

criticità tipica della aziende private nel settore ambientale in Europa, ad esclusione di alcune multinazionali francesi, con l’obiettivo di diventare un player in grado di competere a livello mondiale nelle diverse aree geografiche, in Cina ed in Asia in particolare, in cui i bisogni primari di trattamento dei rifiuti e delle acque reflue costituiscono un alto potenziale di crescita».

Ladurner ha l’ambizione di diventare una sorta di “hub tecnologico” da esportare in tutto il mondo con il supporto di una multinazionale come Zoomlion e partendo proprio dalla Cina. «Ladurner opererà in Cina con una propria società, la futura Ladurner China, sostenuta da un “industrial agreement” che prevede il trasferimento di know-how, il supporto nelle attività di progettazione, supervisione e coordinamento delle commesse di costruzione di impianti per il trattamento dei rifiuti solidi e delle acque reflue, per far fronte ad un’esigenza di mercato, quello cinese, ad altissima potenzialità, con un preciso piano di sviluppo fortemente sostenuto dal governo». La sede principale dell’azienda resterà a Bolzano.

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