Parco tecnologico: il Noi costerà 3,5 milioni di euro in più

Una nuova planimetria, con più spazi a disposizione. Ma anche una spesa maggiore, che salirà di 3,5 milioni di euro, arrivando così a 11,8.  I lavori al Parco tecnologico Noi a Bolzano Sud proseguono senza sosta e dovrebbero essere ultimati entro il 2017, per quello che rappresenterà in futuro un luogo in cui aziende e istituti di ricerca potranno cooperare, contribuendo a migliorare la competitività non solo dei singoli attori, ma di tutto il territorio altoatesino. La Giunta provinciale ha dato il via libera oggi (31 maggio) ad una variazione della progettazione degli interni della nuova struttura, fondamentale per risolvere alcuni aspetti tecnici ed ottimizzare la funzionalità degli edifici nella nuova area. Nel complesso l’aggiornamento del programma planivolumetrico prevede variazioni per 11,8 milioni di euro. Di questi, 3,5 milioni rappresentano oneri aggiuntivi su spese preventivate: si tratta in particolare della ristrutturazione statica di una facciata in vetro, di integrazioni nel garage, della risoluzione di problemi statici nella palazzina ex-Mensa Speedline e di maggiori spese legate a interventi di bonifica dei terreni.

Vi sono poi opere non previste inizialmente, che offrono maggiori servizi e funzionalità al Parco tecnologico. Nel complesso si tratta di 4,8 milioni di euro, tra cui 2,1 milioni per adattamenti e arredamenti tecnici per laboratori degli enti di ricerca, la variante per gli adattamenti agli impianti termici ed elettrici per l’allacciamento al teleriscaldamento, il risanamento di un capannone ex-Speedline da adibire ad officine, magazzini e area test da affittare ad imprese ed enti di ricerca, nonchè la previsione di impianti di illuminazione di energia a LED. I restanti 3,5 milioni, infine, rappresentano un incremento dell’IVA al 22% per alcuni lavori, che può però essere recuperata da BLS. Dopo queste modifiche, la spesa totale per le opere ammonta a 96 milioni di euro.

Nella nuova area sita nell’ex zona industriale di Bolzano troveranno posto gli istituti di ricerca di LUB, EURAC, Fraunhofer e Agenzia CasaClima, oltre all’incubatore di IDM, al Centro di sperimentazione Laimburg e a una unità di Eco Research. Troveranno posto soprattutto start-up ed imprese tecnologiche già presenti in Alto Adige, oltre ad una serie di nuove aziende e dei loro reparti di sviluppo con le quali è in corso la procedura di insediamento. Già prevista, infine, la costruzione di 21 laboratori di ricerca nei settori chiave delle tecnologie green, alpine, alimentari e dell’automazione, che saranno fruibili sia dagli enti che dalle imprese.

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