C’è anche una tecnologia altoatesina dietro l’oro italiano per i cento metri piani

C’è anche un po’ di tecnologia altoatesina dietro l’oro olimpico conquistato a Tokyo dall’atleta tricolore Lamont Marcell Jacobs. Si tratta del sistema di misurazione optojump next di Microgate – l’azienda bolzanina che si occupa di tecnologia applicata al mondo dello sport – con cui Jacobs si è allenato in vista della sfida olimpica. In particolare, durante gli allenamenti tenutisi al centro olimpico Coni di Formia, il sistema optojump next è stato accoppiato ad uno scudo aerodinamico ideato dal CONI dietro a cui l’atleta della Polizia di Stato ha corso per valutare la propria performance.

Come funziona il sistema optojump next

In sostanza, questa tecnologia opto-elettronica è composta da due barre dotate di LED, una trasmittente e l’altra ricevente. Ogni qualvolta il piede dell’atleta tocca terra il segnale fra le due barre si interrompe allertando così il software che registra i parametri dell’evento con un’accuratezza nell’ordine del millesimo di secondo. Questo rende possibile misurare in modo oggettivo tutta una serie di parametri tecnici della corsa come, ad esempio, il tempo di contatto e di “volo”, in modo da poter poi ottimizzare l’allenamento dell’atleta sulla base dei dati registrati durante le sessioni di misurazione. Non meno importante, infatti, è il database contenente i dati sulle performance dell’atleta che si viene a creare nel tempo, il quale può essere usato da preparatori e ricercatori per tracciare l’evoluzione delle performance atletiche dello sportivo. La tecnologia viene poi anche applicata nel campo della riabilitazione per ottimizzare i percorsi di recupero dei pazienti.

Oro tecnologia altoatesina

Le due barre che compongono il sistema optojump next (foto credits: Microgate).

(Foto credits copertina: CONI)

Axel Baruscotti

Ti potrebbe interessare