OperaWine, sei etichette regionali selezionate tra i vini migliori d'Italia

Ci sono anche sei etichette regionali tra i 130 vini selezionati da Wine Spectator per la nuova edizione di OperaWine, l’evento internazionale del settore, al via il 9 aprile a Verona nelle ex Gallerie Mercatali. Una degustazione che aprirà di fatto il Vinitaly annuale e come ogni anno si preannuncia grande evento che raggruppa il meglio dei vini italiani.

E il Trentino Alto Adige è pronto a portare una grande varietà di etichette. Ci saranno i tre bianchi altoatesini – Sauvignon Alto Adige Terlano Quarz 2019 della cantina Terlano, il Troy Chardonnay Riserva 2016 della cantina Termeno, il Beyond the Clouds 2019 di Elena Walch -, ma anche il rosso Vigneti delle Dolomiti Red San Leonardo 2015 per la Tenuta San Leonardo, e gli sparkling Brut Madame Martis Reserve 2009 del Maso Martis e per Ferrari Brut Perlé 2007 (quest’ultimo presente dalla prima edizione del 2012).

Locandina OperaWine 2022

L’evento sarà un tour d’Italia tra spazio e tempo. I vini selezionati copriranno tutte e 20 le regioni italiane, nell’arco di 17 anni (annate dal 2003 al 2020). A guidare la classifica nazionale sono la Toscana con 36 vini, il Piemonte con 20 e il Veneto con 19.

Il mercato americano, un opportunità da non perdere

E grande attenzione sarà riposta verso il mercato a stelle e strisce, sempre più terra di export per il nostro paese: “Gli Stati Uniti sono sempre più mercato di riferimento per i Paesi produttori; come rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, la domanda Usa nel 2021 ha azzerato il Covid con gli interessi, grazie a un incremento delle importazioni complessive a valore del 26% sul 2020, ma anche del 14% rispetto al 2019”, spiega Giovanni Mantovani, ad di Verona Fiere.

“In questo contesto l’Italia si conferma, assieme alla Francia, produttore di riferimento con quasi un terzo del mercato di vini di importazione e un balzo a valore del 18%, a 2,26 miliardi di dollari. – continua Mantovani – L’ampliamento della selezione di Wine Spectator a 130 vini è il segnale della costante crescita qualitativa del vino italiano su questa piazza strategica. Non è una coincidenza che al Vinitaly 2022, oltre alla partnership con “Wine Spectator” per OperaWine, il focus sarà sul nostro mercato di punta nel mondo (U.S.A.) e il Canada”.

Alessandro Palmarin

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