Artigianato edile, l'occupazione mostra inversione di tendenza

Dopo mesi di stagnazione dell’occupazione nel settore artigianato, sono arrivati segnali positivi a marzo nel settore edile altoatesino  (+3,6%, pari a 321 posti in più), che insieme ai nuovi assunti nei settori manifatturieri industriale e artigianale compensano le pesanti perdite dei comparti messi a dura prova dalla crisi pandemica (commercio e trasporti), mentre rimane gravissima la situazione nel turismo. Lo dicono i dati dell’Osservatorio provinciale mercato del lavoro.

“Le assunzioni nel comparto edile – afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA Trentino Alto Adige – devono trovare continuità nel Superbonus 110% e tramite le misure per la green economy, rafforzandole con una costante sburocratizzazione, altrimenti ci troveremo tra qualche tempo ad ulteriori e altalenanti cambi di numero che non fanno bene alle nostre aziende e rendono precari i rapporti di lavoro. Il tutto in attesa della ripartenza di tutta l’economia”. La CNA regionale ribadisce che “sei imprese su dieci resteranno escluse dai contributi a fondo perduto con il requisito della soglia del 30% del calo del fatturato, prevista sia dai sostegni statali sia dai ristori provinciali”.

La Confederazione ha argomentato la posizione nel corso dell’audizione in Commissione Bilancio del Senato sul Decreto Sostegni, chiedendo di sostituire “la tagliola del 30% con un meccanismo di decalage che riduca progressivamente il beneficio ma ampliando la platea dei beneficiari. Serve un segno di forte discontinuità con risorse aggiuntive e nelle modalità e nei tempi di erogazione degli aiuti rispetto agli interventi dello scorso anno per ridare non solo mezzi finanziari ma, soprattutto, fiducia agli operatori fiaccati da mesi terribili ma desiderosi di riscatto”.

Attualmente il Decreto sostegni nazionale non prevede nulla in materia di liquidità e credito e le misure provinciali propongono solo ulteriore indebitamento aziendale. “Occorre prorogare alcune delle misure straordinarie in scadenza al 30 giugno come le moratorie sui prestiti e il sistema di garanzie pubbliche, ed è urgente rivitalizzare il sistema dei Confidi che in questa crisi ha saputo supportare al meglio le esigenze del mondo della micro e della piccola impresa”, precisa la CNA regionale.

Ti potrebbe interessare