Noleggiatori del mondo neve, stagione positiva per il 90% del comparto

Prowinter Season Finale ha ospitato la quinta edizione di Ski Rental Summit, appuntamento di fine stagione dedicato ai noleggiatori del mondo neve. A partire dai dati raccolti da ProwinterLab, l’osservatorio sul comparto del noleggio dell’articolo sportivo in montagna, l’incontro ha evidenziato alcuni elementi chiave per comprendere le dinamiche che hanno ridisegnato il mercato del noleggio sciistico in questa stagione. L’indagine ha raccolto le opinioni dei noleggiatori italiani tramite un questionario di 21 domande con l’obiettivo di indagare, nella maniera più puntuale possibile, l’andamento della stagione 2021/22. Sono stati coinvolti operatori di tutto l’arco alpino e di qualche rappresentante degli Appennini, evidenziando un sentimento generalmente positivo.

Per quanto riguarda l’Alto Adige, tra i dati più significativi emerge quello sulla riapertura: quasi tutti i noleggiatori intervistati hanno dichiarato di aver potuto riaprire l’attività per la stagione corrente in modo regolare e continuativo. La stima sulla variazione del fatturato 21/22 rispetto a quello della stagione 19/20 (quindi in era pre-Covid) è un dato più eterogeneo: un terzo degli intervistati ha dichiarato di non aver subito variazioni. Uno su cinque (21%) ha riferito di aver registrato una crescita del giro d’affari variabile tra il 10 e il 15%. Allo stesso tempo, però, uno su tre ha segnalato una perdita compresa tra il 10 e il 30%.

«Coloro che hanno dichiarato un calo di fatturato, hanno anche individuato una possibile causa  nella carenza di pubblico straniero, notoriamente una clientela abituata al noleggio dell’attrezzatura – commenta Alfredo Tradati, direttore di Prowinter Lab – e l’assenza di sciatori stranieri è imputabile, come sappiamo, alle incertezze sanitarie e alle restrizioni riguardanti i viaggi e le frequentazioni di impianti e rifugi».

Un tema decisivo per l’analisi della stagione riguarda sicuramente la pianificazione del rinnovo del parco prodotti, che risente delle profonde mutazioni nella catena di approvvigionamento. A tal proposito, un terzo degli intervistati ha dichiarato di aver programmato per fine stagione un rinnovo “nella norma” della propria attrezzatura da noleggio, in linea con quanto prevedevano nel 2019/20, mentre la metà (51%) acquisterà meno o solo lo stretto necessario. «Sono percentuali importanti di un comparto che manifesta la volontà di continuare a investire nel rinnovamento della propria offerta al pubblico – commenta Geraldine Coccagna, Brand Manager di Prowinter – e che dimostra la vitalità del noleggio sci, nonostante due stagioni altalenanti».

In tema di diversificazione del business e relativamente all’apertura verso nuove possibilità, si affaccia la possibilità di convertire i rental montani dediti al settore neve al noleggio di biciclette durante la stagione estiva. «Questa estensione, che abbatterebbe la stagionalità del settore, si scontra da una parte con la mole di investimento economico delle bici elettriche, più ingente rispetto a quella di sci e scarponi – aggiunge Geraldine Coccagna – ma soprattutto deve fare i conti con la realtà attuale del comparto ciclismo che paga le difficoltà di approvigionamento nella catena del valore». E proprio sulla base di queste considerazioni,  tre quarti dei noleggiatori non prende in considerazione di allargare il proprio servizio al noleggio bici. Infine, nel corso dello Ski Rental Summit 2022, si è toccato anche il tema dello scialpinismo che, come il noleggio delle racchette da neve, ha dovuto scontare la carenza di neve nella parte clou della stagione.

In foto: Alfredo Tradati, direttore Prowinter Lab

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