Coronavirus, i dati Istat sulla mortalità: a Bolzano in marzo crescita del 65%

L’impatto del Coronavirus in termini di vite umane e di mortalità ha colpito tutta Italia, facendo della Lombardia il suo epicentro. Ma anche la Provincia di Bolzano ha registrato un netto incremento percentuale: secondo il rapporto prodotto dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), nel nostro territorio l’aumento dei decessi  nel mese di marzo 2020 è del 65,3% in più rispetto ai dati del periodo marzo 2015-2019 (la media nazionale è di 49,4%). Tra il 20 febbraio e il 31 marzo 2020 sono morte in Provincia di Bolzano 767 persone, di cui 125 a causa del Covid-19, mentre nello stesso periodo 2015-2019 ne sono morte 499 in totale (media rapporto). In quello stesso periodo i morti ufficiali per Covid-19 nella nostra provincia sono stati 125, contro un incremento di 268: è presumibile, ma non dimostrabile dai dati, che la differenza di 143 decessi possa essere stata causata o indotta (mancati accessi al sistema ospedaliero) comunque dalla pandemia. Va anche ricordato che a inizio marzo in provincia di Bolzano si effettuava un numero limitato di tamponi: alla giornata del 5 marzo l’azienda sanitaria aveva effettuato in tutto solo 20 tamponi, il 10 marzo erano saliti 36 (Trento lo stesso giorno era a 399), il 15 marzo accelerata incredibile con 1497 tamponi (e sorpasso su Trento che rimaneva a circa mille).

Le province più colpite dall’epidemia hanno pagato un prezzo altissimo in vite umane, con incrementi percentuali dei decessi nel mese di marzo 2020, rispetto al marzo 2015-2019, a tre cifre: Bergamo (568%), Cremona (391%), Lodi (371%), Brescia (291%), Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro e Urbino (120%).

Nel rapporto si osserva una crescita media a livello nazionale del 49,4% dei decessi per il complesso delle cause. Se si assume come riferimento il periodo che va dal primo decesso Covid-19 riportato al Sistema di Sorveglianza integrata (20 febbraio) fino al 31 marzo, i decessi passano da 65.592 (media periodo 2015-2019) a 90.946, nel 2020. L’eccesso dei decessi è di 25.354 unità, di questi il 54% è costituito dai morti diagnosticati Covid-19 (13.710). La letalità per Covid-19 è più elevata in soggetti di sesso maschile in tutte le fasce di età, ad eccezione della fascia 0-19 anni. Nel 34,7% dei casi segnalati viene riportata almeno una co-morbidità tra: patologie cardiovascolari, respiratorie, diabete, deficit immunitari, patologie metaboliche, oncologiche, obesità, patologie renali.

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