Verde urbano sì, CO2 no: a Bolzano via alle misurazioni sugli arbusti

La Giardineria Comunale di Bolzano ed un team dell’Università di Milano hanno effettuato nei giorni scorsi per la prima volta delle misurazioni su circa 50 arbusti. L’obiettivo principale è misurare quanta CO2 dannosa per il clima e quanto particolato dall’aria le piante riescono ad assoribire. Anche in città, alberi, arbusti, prati fioriti e tetti verdi fanno  bene all’ambiente e all’uomo. In estate, per esempio, la temperatura sotto gli alberi è da quattro a sei gradi inferiore rispetto ad altre aree perché gli alberi non solo fanno ombra, ma anche evaporare l’acqua attraverso le foglie. Una città con molti spazi verdi risparmia così anche energia per raffrescare l’aria nei periodi più caldi. Gli alberi e le siepi sono importanti per la qualità dell’aria: le polveri sottili si attaccano alle foglie ed hanno meno probabilità di entrare nei nostri polmoni quando respiriamo. Registrare questi servizi ecosistemici e renderli pubblici è uno degli obiettivi del progetto UE Verdevale, al quale la città di Bolzano partecipa insieme alla società bolzanina R3GIS, alla cooperativa lombarda Demetra, alla società svizzera Benichio e alla città ticinese di Lugano. Essendo già state effettuate le misurazioni sugli alberi con il Tree Talker, ora si stanno effettuando le prime misurazioni su arbusti selezionati dagli esperti dell’Università di Milano, in collaborazione con il Servizio Giardineria del Comune di Bolzano. A tal fine, sono stati selezionati i sei tipi di arbusti più comuni in città. Due di essi perdono le foglie in inverno: la deutzia (Deutzia gracilis) e la forsizia (Forsythia x intermedia). Le specie sempreverdi studiate invece sono il viburno sempreverde (Viburnum tinus), l’evonimo (Euonymus fortunei), il pittosporo (Pittosporum tobira) e il lauroceraso (Prunus laurocerasus). Tre delle sei specie studiate crescono anche a Lugano. Le stesse misurazioni vengono effettuate anche nella città svizzera. Questo significa che i risultati di Bolzano e Lugano potranno essere confrontati. Gli esperti valutano che le piante leghino diverse quantità di CO2 dannose per il clima.

I partner del progetto Verdevale vogliono anche vedere se vi siano differenze tra le stagioni. Per verificare questa ipotesi, le misurazioni appena effettuate saranno ripetute  quest’estate e in autunno. Per misurare quante polveri sottili gli arbusti intercettino, vengono raccolte alcune foglie dagli arbusti selezionati per ogni specie in luoghi diversi. Le foglie vengono poi lavate in laboratorio e le particelle vengono filtrate dall’acqua in base alle dimensioni. Da questo, si può dedurre quali specie di piante filtrino una quantità particolarmente grande di particolato dall’aria e siano quindi adatte, per esempio, come verde lungo le strade trafficate. Per determinare quanta CO2 dannosa per il clima le sei specie di arbusti selezionate leghino, viene misurata la quantità di acqua che evapora sulle singole foglie: Mentre la pianta emette vapore acqueo, assorbe CO2. L’output di una foglia viene poi estrapolato per l’intero arbusto. Nell’ambito del progetto europeo Interreg Verdevale, la Città di Bolzano ha anche condotto un’indagine meticolosa di tutte le piante e gli oggetti nei suoi spazi verdi pubblici. Grazie a questi dati, una volta completata la ricerca sul campo, i cittadini, l’amministrazione e i referenti politici potranno adattare ancora meglio la loro città ai cambiamenti climatici e aumentare la qualità della vita.

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