Ministro Boschi a Bolzano: «Inimmaginabile barriera al Brennero»

Brennero e autonomia al centro dell’intervento del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, intervenuta questa mattina, lunedì 6 giugno, all’assemblea degli industriali altoatesini. La barriera al Brennero tanto minacciata dall’Austria? «Inimmaginabile, bisogna invece incentivare i rapporti fra Paesi amici» ha detto il ministro. Mentre l’autonomia è «un punto di valore», non una criticità della Costituzione. Tanto che «con la riforma costituzionale si inaugura anche una nuova fase del rapporto tra lo Stato e le Autonomie, basato sulla fiducia e su una maggiore chiarezza». Parole ovviamente ben accolte dai presenti all’assemblea.

Ma il ministro Boschi non era l’unico ospite d’onore all’assemblea: era presente anche il fresco nuovo presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. «La nostra economia è senza dubbio ripartita, ma non è in ripresa – ha detto – È una risalita modesta che non ci porterà in tempi brevi ai livelli pre-recessione. Per risalire la china dobbiamo attrezzarci. Occorre pensare in grande, ma anche lungo e porci obiettivi ambiziosi, ma raggiungibili. Dobbiamo passare dalla constatazione alla visione. Dalle criticità alle proposte, per trovare le soluzioni. Dobbiamo avere e dimostrare, come ci ha ricordato Stefan Pan, coraggio, superare le ansie, con ottimismo, che è una categoria della volontà, e con la fiducia in noi stessi, che è una categoria della ragione». Ecco il testo del discorso di Boccia.

Stefan Pan, presidente e padrone di casa, ha lodato la riforma del lavoro voluta da Renzi. «Il Jobs Act è stato un intervento coraggioso. Il governo a Roma ha dimostrato di avere fiducia. Fiducia nel fatto che nessun imprenditore assume collaboratori e collaboratrici per poi licenziarli. Non è vero che con il Jobs Act sia diventato più semplice licenziare. E’ vero il contrario: con il Jobs Act è diventato più semplice assumere e creare posti di lavoro stabili. Quando si compiono passi coraggiosi, i risultati non mancano. Lo dimostrano i numeri. Solo in Alto Adige il Jobs Act ha contribuito a creare più di 14mila posti di lavoro a tempo indeterminato e oltre 8mila contratti a tempo determinato sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato». Ecco il testo del discorso di Pan.

L’incontro con Kompatscher

Nel pomeriggio il ministro ha incontrato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher. Dopo un colloquio a quattr’occhi nell’ufficio del Landeshauptmann, i due si sono recati prima nella sala di Giunta dove hanno incontrato il resto dell’esecutivo, i vertici del Consiglio provinciale e i parlamentari altoatesini, e quindi nel cortile interno di Palazzo Widmann dove c’è stato spazio per le dichiarazioni ufficiali di fronte ai media. Presentando l’elenco degli obiettivi raggiunti negli ultimi due anni, e guardando ai traguardi fissati per il futuro, Kompatscher ha spiegato che “la collaborazione fra governo nazionale e governo locale funziona. La gran parte dei punti presenti all’interno dell’accordo politico è stata infatti portata a termine”.

A partire dalla clausola di salvaguardia in tema di riforma della Costituzione, che prevede la possibilità di modificare lo Statuto di autonomia solo d’intesa con la Provincia, sino alla procedura semplificata per il trasferimento di competenze. “In questo modo – ha commentato Kompatscher – abbiamo raggiunto importanti garanzie per un’autonomia che, grazie all’ancoraggio internazionale, si conferma speciale tra le speciali”. Per quanto riguarda il futuro, il Landeshauptmann ha ribadito di voler proseguire “lungo un percorso a forte vocazione europea che faccia dell’Alto Adigenon solo un ponte fra l’Italia e il mondo germanico, ma un vero e proprio laboratorio”.

Su questo punto è tornata anche Maria Elena Boschi, la quale ha ricordato “il ruolo di cerniera e di mediazione svolto dalla Provincia di Bolzano su un tema delicato come quello del Brennero“. La Ministra, inoltre, parlando di riforma della Costituzione, ha aggiunto che “nessuno ha mai pensato o ipotizzato di depotenziare le autonomie speciali, che anzi verranno ulteriormente valorizzate. La fiducia è reciproca – ha spiegato la Boschi – la collaborazione sino ad oggi è stata estremamente positiva, e per questo l’accordo tra governo locale e nazionale funzione: l’Alto Adige resta per molti aspetti un modello da seguire“.

Scendendo nel dettaglio, la Ministra Maria Elena Boschi ha annunciato che “le duenorme di attuazione sul commercio e sulla caccia sono in dirittura d’arrivo”, quindi è toccato al sottosegretario Gianclaudio Bressa e ai parlamentari Karl Zeller e Daniel Alfreider chiudere gli interventi. Bressa ha sottolineato che “il nuovo ordinamento che regola i rapporti finanziari tra Stato e Provincia basato su autonomia, responsabilità e solidarietà è un modello da seguire”, e che “anche su un tema delicato come quello della toponomastica ci si avvia verso una soluzione”.

Daniel Alfreider, invece, oltre che sulla proposta di legge che tutela la minoranza ladina, si è concentrato sull’intesa legata al rinnovo della concessione A22 ad una società in house, “un accordo importante perchè ci consente di gestire localmente le questioni chiave legate a mobilità e investimenti sul territorio, con particolare attenzione al tunnel del Brennero e alle tratte di accesso”. Il senatore Karl Zeller, infine, ha spiegato che “mai come in questi due anni si è riusciti a collaborare in maniera proficua con il governo nazionale: ciò è frutto di un buon accordo programmatico, di un governo forte e sensibile alle questioni dell’autonomia, e di una squadra parlamentare coesa”.

 

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